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FIRENZE – Nel 2024 in Toscana si sono registrate 91 aggressioni ai danni del personale ferroviario.

Di queste solo 25 nei primi quattro mesi dell’anno, un dato che conferma la persistente criticità in termini di sicurezza per chi lavora in treno e nelle stazioni.

Per fronteggiare questa emergenza, il Gruppo FS Italiane ha avviato in Toscana una sperimentazione innovativa: l’utilizzo delle bodycam da parte del personale di FS Security, con l’obiettivo di tutelare sia gli operatori che i viaggiatori nelle principali linee ferroviarie regionali.

La sperimentazione coinvolge inizialmente dieci operatori che indossano videocamere tascabili sulle tratte Firenze-Pisa, Firenze-Lucca-Viareggio e sul segmento toscano della Firenze-Roma, oltre che nelle attività a terra nelle stazioni.

La registrazione delle immagini avviene solo in presenza di situazioni di rischio reale o percepito, e i dispositivi sono progettati per garantire massima sicurezza e trasparenza: le immagini sono criptate, non modificabili né visualizzabili dagli operatori, e la funzione di pre-recording assicura la memorizzazione anche degli eventi immediatamente precedenti all’attivazione.

Alessandro Campolmi, dirigente dell’area centro di FS Security, ha spiegato che l’obiettivo principale è prevenire e mitigare le aggressioni, fungendo anche da deterrente, oltre a supportare le forze dell’ordine nella prevenzione e repressione dei reati e aumentare la percezione di sicurezza tra i passeggeri.

Questa iniziativa segue una crescente mobilitazione sindacale e sociale in Toscana, dove nel 2024 sono state denunciate quasi 50 aggressioni, un fenomeno che spesso non viene denunciato se non in caso di conseguenze fisiche gravi. Le organizzazioni sindacali hanno promosso campagne di sensibilizzazione come “La violenza non prende il treno”, con eventi e azioni di protesta per richiamare l’attenzione delle istituzioni e chiedere interventi concreti per la sicurezza del personale ferroviario.

Nonostante un calo nazionale del 19% delle aggressioni denunciate nel 2024 rispetto al 2023, la Toscana rimane una delle regioni più colpite, evidenziando la necessità di misure efficaci e innovative come l’adozione delle bodycam. Se i risultati della sperimentazione saranno positivi, il progetto sarà esteso a tutto il personale di front line, inclusi capitreno, macchinisti e operatori di assistenza alla clientela, per garantire una protezione più ampia e capillare.

In un contesto di crescente attenzione alle problematiche di sicurezza sui treni e nelle stazioni, questa iniziativa rappresenta un passo concreto verso la tutela di chi ogni giorno lavora per garantire il funzionamento del sistema ferroviario e la sicurezza dei viaggiatori in Toscana.

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