FIRENZE – Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, ha confermato in un’intervista radiofonica la sua intenzione di tagliare l’addizionale Irpef regionale.
Cifra che è stata aumentata due anni fa dalla giunta per colmare il disavanzo del sistema sanitario.
«Bisogna creare una squadra per analizzare i conti della Regione fino all’ultimo euro», ha detto Tomasi, sottolineando l’importanza di un risanamento economico profondo.
Il candidato si è detto contrario anche all’introduzione del reddito di cittadinanza regionale, previsto dall’accordo tra Pd e Movimento 5 Stelle che sostiene la ricandidatura di Eugenio Giani. «Non funziona, ce lo ha detto il Paese – ha spiegato –. Io preferisco forme di aiuto mirate, come il sostegno ai giovani che faticano a pagare l’affitto, borse di studio per l’università e i percorsi Its, e incentivi alle aziende per assumere». Tomasi ha riassunto la sua proposta come «tutto il contrario del reddito di cittadinanza».
Critiche anche al progetto della società in house “Toscana Strade”, pensata per la gestione della superstrada Fi-Pi-Li: «La Regione deve impegnare risorse importanti. Dei 600 milioni di fondi per sviluppo e coesione, finora non ha messo un euro – ha evidenziato –. La Regione deve mettere almeno metà dell’investimento, poi si possono cercare risorse anche dallo Stato e pensare a un ente che gestisca la strada. Solo in casi estremi si devono chiedere soldi ai cittadini».