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LIVORNO – A fine agosto all’ospedale di Livorno è stato effettuato un prelievo di cuore e di fegato da un donatore a cuore fermo controllato. Si tratta della prima volta in Toscana che un intervento di questo tipo viene realizzato in una struttura non dotata di cardiochirurgia.

E’ stato possibile grazie al lavoro di squadra e la sinergia che ha visto collaborare equipe diverse della rete regionale e nazionale trapianti e si aprono dunque nuove frontiere per interventi di questo tipo.

L’operazione è stata possibile grazie alla generosità del giovane donatore e dei suoi familiari, che hanno espresso la volontà favorevole alla donazione di organi, consentendo così di restituire una nuova vita a due giovani pazienti.

La procedura, ad elevata complessità tecnica, richiede la collaborazione di più équipe, spesso provenienti da centri trapianto di diverse regioni, con tempi di intervento estremamente ristretti. A Livorno, dove da anni vengono effettuati prelievi sia da donatori in morte encefalica che da donatori a cuore fermo, il risultato è stato possibile grazie al lavoro sinergico del coordinamento locale, del Centro regionale trapianti e del Centro nazionale trapianti.

Il presidente della Regione Toscana e l’assessore al diritto alla salute hanno espresso un sentito ringraziamento alla famiglia del donatore e a tutte le professionalità coinvolte, sottolineando come questo risultato sia frutto non solo di competenze tecniche ma anche di collaborazione e di una grande spirito di squadra.

La Toscana si conferma anche nel 2025 la regione con il più alto numero di segnalazioni di donazione a livello nazionale (100 per milione di popolazione). Negli ultimi mesi si è inoltre registrata una crescita di circa il 5 per cento delle dichiarazioni di volontà favorevole alla donazione tra i donatori di organi.

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