FIRENZE – Lucia Aleotti, membro del board di Menarini, ha lanciato un monito sul rischio deindustrializzazione della Toscana durante l’iniziativa “Colloqui dell’economia” organizzata dalla Camera di commercio di Firenze.
Secondo Aleotti, un territorio non può rinunciare all’industria se vuole mantenere uno standard elevato di sviluppo. Ha sottolineato un dato preoccupante: escludendo il comparto farmaceutico, l’export dell’area metropolitana di Firenze a metà 2025 registra un calo del 9%. Questo segnale, ha spiegato, mette in evidenza la necessità di un equilibrio nell’economia regionale.
“La Toscana, pur avendo nel turismo un motore economico importante, non può vivere solo di questo settore, particolarmente soggetto a grandi instabilità legate alle dinamiche internazionali e all’andamento del dollaro”, ha affermato Aleotti. Per questo, la dirigente ha ribadito l’importanza di mantenere un mix produttivo che garantisca stabilità e crescita.
In vista della prossima giunta regionale, Aleotti ha auspicato che il tema dell’industria diventi prioritario, per invertire la tendenza alla deindustrializzazione e attrarre quella crescita che altre regioni italiane, sia al nord che al sud, sono riuscite a raggiungere negli ultimi anni.