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PRATO – Sette anni fa ebbe un figlio con un ragazzo di 14 anni che seguiva lezioni private di inglese da lei, un caso che suscitò grande scalpore.

La donna, 37 anni, vicina di casa e frequentatrice della sua stessa palestra, è stata condannata per violenza su minore e atti sessuali con minore, reati commessi tra il 2017, quando il ragazzo aveva 13 anni, e i primi mesi del 2019.

Dopo la condanna definitiva a sei anni e sette mesi di carcere, ora la donna è stata scarcerata e affidata in prova ai servizi sociali di Prato. A pesare sulla decisione del tribunale di sorveglianza è stata anche l’offerta di lavoro ricevuta: una borsa lavoro di tre mesi presso un’associazione e un impiego part-time come operatrice socio-sanitaria presso una cooperativa sociale per assistenza domiciliare.

Inoltre, gli assistenti sociali hanno certificato un clima di serenità nell’ambito familiare, che comprende la donna, il marito — un operatore sanitario di 37 anni che ha scelto di restarle accanto nonostante il tradimento — e i due figli, quello nato dalla relazione extraconiugale e l’altro di 16 anni.

Nel febbraio scorso una precedente richiesta di detenzione domiciliare era stata respinta poiché la donna tendeva a minimizzare le proprie responsabilità. Tuttavia, oggi il tribunale ha cambiato orientamento, ritenendo che la sua reale presa di coscienza potrà avvenire meglio all’esterno del carcere, con il supporto dell’Ufficio delle esecuzioni penali esterne (Uepe).

I legali della donna, avvocati Massimo Nistri e Mattia Alfano, hanno espresso soddisfazione per la decisione, sottolineando come la cliente abbia rispettato tutte le tappe previste dalla giustizia e si prepari a un reinserimento nella società che consenta anche di recuperare i legami familiari. L’avvocato Alfano ha inoltre sollevato una riflessione critica sull’attuale ordinamento giudiziario italiano riguardo ai minori, ritenuto «non al passo coi tempi», sia quando si tratta di vittime sia di imputati, soprattutto per quanto riguarda l’imputabilità assoluta sotto i quattordici anni e il sistema giudiziario differenziato per i minori di diciotto anni.