PISTOIA – La Procura di Pistoia ha concluso le indagini sul caso che nel 2021 ha coinvolto il team ciclistico professionistico Vini Zabu, con sede a San Baronto di Lamporecchio. Sono dieci le richieste di processo.
Le indagini, condotte dai Nas dei Carabinieri di Firenze, sono culminate il 27 marzo 2021 con l’esecuzione di ventiquattro perquisizioni a carico di dirigenti e atleti della squadra.
Le perquisizioni sono scattate dopo la positività al doping di uno degli atleti, emersa durante un controllo “out of competition” effettuato da ITA per conto dell’Unione Ciclistica Internazionale. Questa positività si aggiungeva ad una serie di casi precedenti negli anni. L’attività dei Nas si è svolta parallelamente a un’indagine avviata sulla base di un report riservato della Stiftung Antidoping Schweiz, l’agenzia antidoping svizzera, giunto tramite segnalazioni anonime fatte attraverso la piattaforma di whistleblowing dell’ente.
Nelle denunce, molto dettagliate, venivano segnalate non solo pratiche dopanti, ma anche pressioni psicologiche intense e condotte vessatorie da parte del management del team. Tali comportamenti avevano l’obiettivo, secondo gli inquirenti, di costringere i ciclisti a restituire parte dei loro ingaggi.