FIRENZE – Tra gennaio e luglio 2025 la Toscana ha registrato un aumento dei prezzi al consumo di elettricità, gas e combustibili pari al 57%, quasi tre volte superiore all’inflazione generale che nello stesso periodo si è attestata al 17%.
Lo evidenzia un’analisi di Confartigianato presentata alla convention Energies & Transition High School, che riporta come l’aumento medio nazionale sia stato del 49,8% rispetto al 2021.
Nonostante a luglio 2025 si sia osservato un lieve calo tendenziale del 2% su base annua, l’impatto dei rincari energetici resta pesante su famiglie e imprese. Tra le regioni italiane maggiormente colpite, insieme alla Toscana figurano Marche (+58,8%), Molise (+58,8%), Abruzzo (+58,2%) e Piemonte (+57,9%). A livello provinciale, in Toscana, Siena registra un aumento del 58,7%, una delle più alte nel paese.
L’analisi evidenzia inoltre forti differenze territoriali: il Nord-Ovest è la macroarea con l’incremento medio più alto (+54,4%), seguita dal Centro Italia (+49,5%), che include la Toscana. Incrementi più contenuti si riscontrano invece al Sud e nelle Isole, rispettivamente +48,2% e +48,8%.
Marco Granelli, presidente di Confartigianato, ha commentato sottolineando la necessità di interventi mirati per contenere il caro-energia: «Serve una diversificazione delle fonti, con un maggior ricorso alle energie rinnovabili, lo sviluppo dell’idrogeno e investimenti nella ricerca sul nucleare pulito».