I due gemelli centenari con il sindaco di Bagno a Ripoli
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FIRENZE – Tra il 2009 e il 2025, in Italia sono state 8.980 le persone che hanno superato i 105 anni di età, con una netta prevalenza femminile: ben 7.956 donne, pari all’88% del totale.

I nomi più diffusi negli over 105 sono Giuseppe per gli uomini e Maria per le donne, “nomi legati alla tradizione religiosa che oggi assai raramente si ritrovano nelle nuove generazioni”.

La maggior parte dei centenari ultracentenari sono vedovi o vedove, con il 86% delle donne e l’80% degli uomini in queste condizioni. Le donne nubili rappresentano il 12%, il doppio rispetto agli uomini celibi, che sono il 6%. Per contro, solo l’1% delle donne è coniugato, mentre tra gli uomini la quota raggiunge quasi il 14%, segno della maggiore longevità femminile.

Secondo le tavole di mortalità della popolazione residente pubblicate da Istat, dopo i 105 anni il rischio di morte non cresce più in modo esponenziale, come si pensava in passato. È invece tra i 75 e i 100 anni che si registra un’accelerazione più rapida: ad esempio, tra i 75 e gli 82 anni la probabilità di morte sale dal 2,3% al 5,2%, mentre tra gli 85 e i 92 anni aumenta dal 7,7% al 17,9%.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale della longevità, le province di Isernia e Nuoro guidano la classifica, mentre tra le regioni la Liguria è storicamente quella con l’invecchiamento più marcato in Italia: al 1° gennaio 2025 conta 59,4 centenari ogni 100mila residenti, seguita dal Friuli-Venezia Giulia con 55,4 e dalla Toscana con 49,1. Tuttavia, al primo posto assoluto si colloca il Molise con circa 61 centenari ogni 100mila abitanti.