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FIRENZE- L’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha trattato con successo 80 bambini ustionati nell’ultimo anno, utilizzando un innovativo metodo non chirurgico a base di bromelina, principio attivo derivato dall’ananas.

Tra i casi più significativi si segnala quello di G., una bambina di 12 anni che ha subito ustioni sul 30% del corpo a seguito dell’esplosione di un flacone contenente una sostanza infiammabile. Dopo settimane di ricovero, è tornata a una vita normale grazie alla cura con bromelina somministrata dagli specialisti del Centro ustioni, diretto dal dottor Flavio Facchini.

Dal 2024, l’Aifa ha autorizzato l’uso della bromelina anche in età pediatrica. Il Meyer è stato il primo ospedale pediatrico italiano a introdurre questo trattamento, che agisce tramite enzimi capaci di “digerire” selettivamente le cellule della pelle danneggiate dall’ustione, preservando quelle sane. Questo metodo riduce la necessità di interventi chirurgici come innesti e trapianti cutanei, migliorando la qualità delle cicatrici e riducendo l’impatto complessivo dell’ustione sui piccoli pazienti.

L’adozione del trattamento è stata possibile grazie al contributo dell’equipe anestesiologica guidata dal professor Zaccaria Ricci e alla creazione in ospedale di un percorso dedicato a questa terapia.

La sperimentazione e i risultati del Meyer sono stati al centro di un simposio sul tema delle ustioni pediatriche tenutosi al Campus Meyer, durante il quale sono stati festeggiati anche i 30 anni del Centro ustioni e i 35 anni dell’Associazione Toscana Cura Riabilitazione Ustioni Pediatriche.

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