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PRATO – Nel 2024 il gioco d’azzardo in Toscana ha raggiunto un volume di 8,574 miliardi di euro, con quasi la metà (4,460 miliardi) spesa online.

A raccontarlo è il dossier “Azzardomafie” curato da Libera insieme a Toni Mira, Maria Josè Fava, Gianpiero Cioffredi e Peppe Ruggiero. Lo studio analizza dati, storie e dinamiche del gioco legale e illegale nella regione.

La spesa media pro capite, inclusi i minori nonostante il divieto di gioco fino a 18 anni, è di 2.341 euro all’anno. A destare maggiore preoccupazione è Prato, dove nel 2024 la raccolta totale ha superato gli 885 milioni di euro (619 milioni nel gioco fisico e 266 milioni online), in aumento rispetto agli 849 milioni del 2023. Qui la spesa procapite arriva a 4.298 euro, superiore a quella delle altre grandi città italiane come Napoli (3.811 euro), Palermo (3.803), Roma (3.033), Milano (2.897) e Torino (2.546).

Il dossier evidenzia come dietro questi flussi di denaro si celino attività di riciclaggio legate a gruppi criminali cinesi e italiani. Tra gennaio 2024 e aprile 2025 a Prato sono stati scoperti 17 circoli clandestini, dove si praticavano giochi tradizionali come Pai Gow e Mahjong oltre a scommesse illegali.

“Proliferano le bische clandestine gestite dai cinesi,” ha dichiarato il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, citato in una nota di Libera. “Le indagini coinvolgono sia cittadini italiani sia cinesi. I frequentatori sono perlopiù cinesi, ma anche italiani, attratti da un’offerta di scommesse molto ampia”.

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