FIRENZE – Il tribunale di Firenze ha condannato a cinque anni di reclusione un 28enne accusato di aver perseguito un giovane pubblico con l’obiettivo di ottenere e diffondere materiale pedopornografico, inducendo minori a inviare foto intime.
La sentenza, emessa con rito abbreviato, prevede una detenzione ridotta di un terzo rispetto alla pena normale prevista, considerando le circostanze processuali. La vicenda è emersa grazie alle denunce di alcuni genitori, preoccupati per aver trovato immagini inequivocabili sul cellulare dei propri figli.
Le indagini, partite dall’analisi dei materiali sequestrati, hanno portato alla testimonianza di circa venti vittime, tutte minorenni, e al sequestro di numerosi dispositivi elettronici utilizzati dall’imputato.
Dall’esame dei contenuti è stata ricostruita una modalità ricorrente di contatto: lunghe conversazioni nelle chat di WhatsApp e Instagram, durante le quali l’uomo, spacciandosi per un rappresentante di un noto marchio di abbigliamento sportivo, chiedeva ai giovani foto compromettenti in cambio di promesse di regali e prodotti.
L’uomo, che si muoveva ai margini della società calcistica, era spesso presente agli allenamenti e alle partite, occasioni in cui avrebbe avvicinato decine di ragazzi, alcuni dei quali sono finiti vittime di questa trappola. La sua attività criminosa si sarebbe sviluppata attraverso un’accorta relazione di manipolazione, condotta con l’obiettivo di ottenere immagini e favorire comportamenti inappropriati tra i minori.







