PONTEDERA – Si infiamma la controversia per le presunte parole pronunciate dalla relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, durante un webinar nelle scuole del Pisano e di Massa.
L’iniziativa, proposta dalla rete di insegnanti “Docenti per Gaza” e incentrata sul libro Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite dalla Palestina, ha coinvolto classi del liceo Eugenio Montale di Pontedera e una seconda media dell’Istituto Comprensivo “Massa 6”.
Secondo Matteo Bagnoli, esponente di Fratelli d’Italia (FdI) a Pontedera, Albanese avrebbe accusato il Governo Meloni di essere “fascista” e complice in un “genocidio”, definito Leonardo “criminale” e invitato gli studenti a occupare le scuole. “Incitazione a commettere reati, in orario scolastico, sotto gli occhi di alcuni docenti che annuivano”, ha denunciato Bagnoli, annunciando un’interrogazione in Provincia per accertamenti disciplinari sui professori coinvolti e il supporto di FdI a livello parlamentare. “Noi non resteremo a guardare – sottolinea –. La scuola non è il campo d’addestramento ideologico di pochi professori politicizzati. La filiera istituzionale di Fratelli d’Italia si muove compatta”.
Ieri, il deputato FdI Alessandro Amorese ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Iniziative scolastiche di questo tipo, se svolte in assenza di un adeguato contraddittorio, rischiano di assumere il carattere di un indottrinamento ideologico, lontano dai principi di pluralismo, equilibrio formativo e imparzialità”, scrive Amorese, chiedendo di verificare se l’incontro sia rispettato l’autonomia scolastica mantenendo “equilibrio formativo e imparzialità”.
Oggi Valditara ha risposto con una nota ufficiale: “Leggo su organi di stampa che in alcune scuole toscane una relatrice, invitata durante l’orario scolastico ad intervenire su fatti di attualità, avrebbe rilasciato dichiarazioni che, se comprovate, potrebbero costituire ipotesi di reato. Ho chiesto agli organi competenti di avviare una immediata ispezione per verificare la realtà dei fatti e la eventuale responsabilità di organi scolastici”. Il ministro ha definito i fatti, se confermati, “di estrema gravità”.







