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PRATO – Si chiude con importanti traguardi un anno di sviluppo per l’Interporto della Toscana Centrale, lo snodo logistico di Prato riconosciuto dalla nuova legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale come “infrastruttura strategica e di interesse nazionale”.

Il polo pratese è il primo in Italia a ottenere la certificazione di interoperabilità nell’ambito del progetto di digitalizzazione Elodie, consolidando il suo ruolo nella rete europea degli interporti.

Tra i risultati più significativi del 2025, il completamento dei lavori per le “Soste Sicure”: un investimento di circa 4 milioni di euro che ha portato alla creazione di tre nuovi parcheggi e alla riqualificazione di due aree esistenti, per un totale di 140 stalli dedicati ai tir. Questi spazi, conformi agli standard europei, offrono servizi essenziali come aree ristoro, bagni, videosorveglianza e possibilità di lasciare in sicurezza trattori e rimorchi. Centrale anche il potenziamento del terminal intermodale di Gonfienti, che nel 2025 ha visto il completamento del collegamento ferroviario con i porti di La Spezia e Livorno. I numeri parlano chiaro: 330 treni gestiti nell’anno, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere i 500 nel 2026, in attesa dell’adeguamento delle gallerie tra Prato e Bologna per i convogli ad alta capacità.

L’Interporto gioca inoltre un ruolo chiave nei lavori per l’alta velocità a Firenze: il trasporto delle terre di scavo per la nuova stazione Foster passa proprio dallo snodo pratese.

“Avere rispettato le tempistiche ed essere riusciti a mantenere il passo con tutti gli interporti italiani ed europei è per noi motivo di orgoglio”, commenta l’amministratore delegato Antonio Napolitano. “Al mio arrivo movimentavamo 44 treni l’anno. Oggi siamo un’infrastruttura strategica per la movimentazione merci in Europa, con ampi margini di crescita e numerosi contatti per ampliare la rete”.

Per il presidente Francesco Querci, l’auspicio è che “i soci prendano sempre più coscienza del ruolo che l’Interporto di Prato sta assumendo in Europa: un’infrastruttura con bilancio sano, in sviluppo e con una visione chiara per il futuro”.

Con questi risultati, Prato si conferma nodo essenziale nella logistica intermodale, pronta a ulteriori espansioni nel contesto europeo.