PISA – Comprendere le tradizioni esoteriche, le antiche religioni, i misteri delle culture pagane e le spiritualità contemporanee, sfruttandole per aprire nuove prospettive culturali, della salute e delle tecnologie digitali.
È questo l’obiettivo del nuovo master dell’Università di Pisa, il primo in Italia dedicato allo studio accademico dell’esoterismo, che esplora misticismo, intelligenza artificiale e nuove forme di spiritualità contemporanee. Il percorso, intitolato “Religioni, Esoterismi e Nuove Spiritualità: evoluzioni e prospettive” (RENS), nasce all’interno del Dipartimento di Eccellenza Civiltà e Forme del Sapere e si propone di esplorare, con rigore scientifico e approccio interdisciplinare, fenomeni spirituali e religiosi che attraversano culture e secoli.
Diretto dalla professoressa Chiara Ombretta Tommasi, associata di Storia delle religioni e da poco nominata Vice Presidente della European Association for the Study of Religion (EASR), il master coinvolge docenti e studiosi di diverse aree disciplinari.
Il programma si sviluppa tra gennaio e giugno 2026, con lezioni prevalentemente online e alcuni incontri in presenza a Pisa, secondo una formula pensata per conciliare studio e vita professionale.
I contenuti spaziano dalle religioni antiche del Mediterraneo e dell’Oriente alle nuove forme di “tecnospiritualità” legate all’intelligenza artificiale, includendo approfondimenti sul rapporto tra esoterismo, psicoanalisi e pratiche di accompagnamento terapeutico e sociale. Le iscrizioni sono aperte fino al 19 novembre, sono previste due modalità di partecipazione, come allievi ordinari o come uditori, con possibilità di agevolazioni economiche per dieci candidati sulla base del reddito e del merito. Inoltre è previsto un Open day a ottobre per conoscere nel dettaglio l’offerta formativa.
“Sono particolarmente lieta di presentare questa iniziativa – commenta Tommasi – In un mondo attraversato da trasformazioni rapide e spesso superficiali, ma animato anche dalla ricerca dello spirituale, questo Master intende restituire profondità allo studio delle tradizioni esoteriche: non come mera curiosità, ma come parte viva della nostra eredità culturale e intellettuale. Un invito a pensare, a interrogare e a lasciarsi sorprendere”.