A Siena si scaldano i motori per le elezioni del prossimo 27 maggio. Ed è tutto un florilegio di iniziative e interventi tra i candidati a sindaco, Eugenio Neri, Enrico Tucci, Laura Vigni, e tra chi, prima di potersi dire tale, deve passare dallo scoglio di quelle primarie in programma il 20 aprile prossimo tanto attese e ridotte poi ad uno scontro/confronto tutto interno al Partito Democratico: Bruno Valentini e Alessandro Mugnaioli. Il candidato del Movimento 5 Stelle dovrebbe essere noto nei prossimi giorni (leggi) ma salvo sorprese dovrebbe essere Michele Pinassi, alle prese con la lista. C'è anche Mauro Marzucchi, con la sua Siena Futura. Il commento di un lettore ce lo ricorda e lo ringraziamo per questo. Aspettiamo dall'ex vicesindaco di Maurizio Cenni e ex assessore di Franco Ceccuzzi contenuti e iniziative di campagna elettorale che senz'altro racconteremo. E poi Laura Vigni (Siena si muove, Sinistra per Siena, Idv e Rivoluzione Civilie) che ha recentemente inviato una lettera aperta al presidente di Banca Mps Alessandro Profumo e al consiglio d'ammininistrazione della banca «con la speranza che vogliano, seppur tardivamente, contribuire in modo costruttivo alla causa della banca»; e Maurizio Montigiani, candidato sindaco della Lega Nord che nei giorni scorsi ha chiamato a raccolta tutti i candidati per sottoscrivere un "Protocollo per Siena" contro ogni forma di affarismo.

Eugenio Neri punta su l’Expo di Milano Giornata di presentazione del programma, oggi, per il candidato sindaco Eugenio Neri (Impegno per Siena, Moderati di centrodestra per Siena, Movimento Civico Senese, Nero su Bianco, Ora Siena, Siena2030) che per il rilancio di Siena punta su… l’Expo 2015 di Milano. «In questo drammatico momento della città, in cui è evidente la sua profonda crisi morale ed economica, è indispensabile fornire nuovi impulsi all’economia cittadina e fiducia in una imminente ripresa. Fino ad oggi, nessun altro candidato ha rilevato l’esistenza di opportunità di questo tipo poiché Siena è tutt’ora ancorata a schemi amministrativi derivati da uno scenario sulla via del tramonto». Sui motivi che lo hanno convinto a candidarsi il cardiochirurgo senese risponde di avere «meditato a lungo e di aver scelto di mettere in gioco la mia faccia e la reputazione professionale solamente per ridare a Siena un clima di serenità e soprattutto una prospettiva futura».

Marco Falorni si ricorda di essere oppositore Nella giornata della presentazione del suo programma, però, Neri deve incassare le perplessità di uno dei suoi sostenitori, Marco Falorni (Impegno per Siena) che da giorni sta meditando di correre da solo, come amticipato da agenziaimpress.it (leggi). Da qualche giorno, infatti, sono comparsi i manifesti in cui Falorni ricorda il suo impegno ventennalle all'opposizione. In avanti capiremo se chiederà voti per sedere in consiglio comunale o sulla poltrona più alta di Palazzo Pubblico.

Enrico Tucci il rivoluzionario Idee rivoluzionarie sono, invece, quelle proposte da Enrico Tucci (Pietraserena e Siena C’è) che chiede a competitors (Laura Vigni, Michele Pinassi e Eugenio Neri) di scegliere insieme un candidato che metta d’accordo le forze politiche che rappresentano: «A partire da una parte consistente del Baricentro Civico, visibilmente in sofferenza, fino a Sinistra per Siena e frange di Sel, passando per le nostre vere liste civiche, la Lega e il Movimento 5 Stelle è individuabile un arco di forze e proposte politiche certamente assai variegato, ma sicuramente compatto nel rivendicare la immediata necessità di un nuovo modello di amministrazione, sobria, trasparente, attenta al merito e di un nuovo modello di Città. Da parte nostra, pur già pronti ad una strenua battaglia civica su idee, persone e metodi nuovi, per favorire questo processo di aggregazione siamo pronti a metterci a disposizione senza alcuna pretesa di primogenitura, a patto che si arrivi rapidamente a mettere in campo un cartello ampio e potenzialmente vincente».

Primarie Pd sempre più vicine Poi c’è il confronto in atto dentro e fuori il Partito Democratico che, dopo un lungo e avvincente confronto (leggi) ha deciso di andare a primarie e le ha indette per sabato 20 aprile. Si confronteranno Bruno Valentini, sindaco di Monteriggioni, e Alessandro Mugnaioli, già assessore della giunta di Franco Ceccuzzi. Anche per loro questa settimana occasione di iniziative e prese di posizione pubbliche.

Bruno Valentini vuole cambiare Siena Ad iniziare la settimana era stata martedì sera l’affollata assemblea ai Mutilati di Bruno Valentini (Siena Cambia) che ha illustrato il suo programma all’insegna del «cambiamo la città e il suo modo di viverla». «Abbiamo figli e nipoti e siamo preoccupati per il loro futuro – ha detto nel suo intervento -. Quale lavoro potranno trovare a Siena? Vorrei che per loro, per tutti i giovani senesi, per quanti scelgono di venire a Siena per frequentare le nostre Università l'eventuale decisione di lasciare questa città fosse un'opportunità di vita e non un obbligo, dovuto al fatto che qui non trovano nulla di adeguato alle loro aspettative e competenze. Siena deve avere invece capacità di attrarre intelligenze, innovazione, creatività. È un compito fondamentale e che un Comune ben governato – ha sottolineato – può realizzare con riforme a costo zero. Non si tratta di mettere soldi pubblici, che peraltro non ci sono, ma offrire sostegno reale alle attività imprenditoriali, nel turismo, nella cultura, nel commercio, nell'artigianato, nei servizi perché a Siena diventi più facile fare impresa e creare posti lavoro». Valentini, in particolare promette di puntare su «persone competenti nei ruoli giusti interni all'amministrazione» e ci mette la faccia. «Mi sono messo in gioco direttamente per queste primarie perché so che per i cittadini senesi sono una reale alternativa per cambiare il Pd e per cambiare in meglio la città, la sua amministrazione ed il modo di viverla».

Alessandro Mugnaioli, candidato con le sue idee Ultimo arrivato come candidato alle primarie del Pd, Mugnaioli chiama i suoi domani (giovedì 11 aprile) alle 21,30, per presentarsi ufficialmente alla città. Anche se oggi ha fatto volantinaggio al mercato della Lizza. «La nostra idea di futuro si basa su due concetti: il “noi”' e le “idee”. Iniziamo dalle idee per dimostrare ai cittadini che siamo credibili e siamo le persone giuste per poter guidare Siena fuori dalla crisi. In queste ore sta crescendo dentro di me l'entusiasmo e la convinzione di aver fatto la scelta giusta. Le decine di mail di sostegno e incoraggiamento (su Facebook ha pubblicato la lettera di appoggio di Stefano Maggi, in predicato di essere il candidato unico del centrosinistra appena una settimana fa. leggi) le tante pacche sulle spalle, la disponibilità di tante persone a mettersi gratuitamente a disposizione sono la testimonianza più bella che la strada intrapresa è quella giusta». «Una testimonianza – osserva Mugnaioli – che mi convince che, nei prossimi giorni, dovremo, tutti insieme, confrontarci sulle idee per il futuro di Siena, lasciando perdere le questioni tattiche e tanto meno le schermaglie interne, che non interessano a nessuno. Se perderò resterò a lavoro, senza rimpianti. I premi di consolazione non rientrano nelle possibilità di chi decide di mettersi a disposizione per il Partito democratico e di chi, come noi, pensa che tutti siano utili ma nessuno indispensabile» ha concluso Mugnaioli, facendo riecheggiare a più di un orecchio attento il celebre «Nessun premio di consolazione» di Matteo Renzi, nel suo discorso dopo la sconfitta alle primarie di novembre.

Intanto strizza l’occhio a Renzi Del resto che Mugnaioli abbia guardato a Renzi oggi risulta anche dalla sua presa di posizione (conseguente forse anche al riposizionamento dell’apparato del partito senese) in favore del sindaco di Firenze escluso dal gruppo di grandi elettori toscani. «La Toscana con l'esclusione di Matteo Renzi si è presa una grave responsabilità. Renzi è il leader nel quale gli italiani hanno più fiducia (…). Renzi rappresenta per tutti una speranza e una certezza. Siena ha sempre trovato in Renzi un sostegno». Che Mugnaioli stia strizzando l’occhio ai renziani? Forse. Di certo è una bella virata rispetto a quanto dichiarava il 28 novembre scorso quando alla domanda «Chi voterà al ballottaggio?» rispose: «Io continuerò a votare per Bersani». Oggi sembra avere cambiato idea.

Ancora "fedelissimo" e "irriducibile"? Chissà se idea l’ha cambiata anche sul suo rapporto con Ceccuzzi, visto che ha dichiarato di candidarsi “con i suoi panni”. “Fedelissimo, irriducibile, braccio destro, luogo tenente, super assessore. Alcuni dei nomignoli che, più o meno cordialmente, i senesi mi hanno dato per definire il mio rapporto con Franco Ceccuzzi” (leggi). Non sarebbe il caso di togliere dal web queste affermazioni che potrebbero sembrare ingongranti ora che è candidato? Un rottamatore convinto potrebbe non gradire.

Articolo precedenteMps, accelerata sulle inchieste e il titolo vola in borsa. Caso Antonveneta chiuso entro l’estate
Articolo successivoIncontro pubblico a Casciana per presentare il progetto di fusione con Lari