voucher1«Non ci sono rimedi da porre, bisogna abolire i voucher». Lo ha affermato Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana, secondo cui nemmeno la recente introduzione di principi di tracciabilità «porterà risaltati», perché ormai «il voucher non è più quello strumento in grado di far emergere dal nero i lavoretti come la vendemmia del giovane durante la raccolta dell’uva: in realtà è una ulteriore forma di precarizzazione del lavoro, quindi su questo non ci possono essere vie di mezzo, bisogna fare un’operazione netta».

L’utilizzo dei voucher in Toscana Nei primi dieci mesi del 2016, spiega il sindacato, le assunzioni a tempo indeterminato in Toscana sono calate del 30,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre le trasformazioni da contratto a termine hanno visto un calo del 32,1%. Secondo i dati Inps illustrati oggi dalla Cgil regionale, contando anche le assunzioni a termine, in apprendistato e stagionali il calo è del -5,5%, mentre in parallelo si è assistito a una crescita dei voucher del 39,3%: da gennaio a ottobre ne sono stati venduti 8.852.290, e si prevede che a fine anno saranno oltre i 10 milioni.

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