PIOMBINO – Sopra Piombino il cielo non promette nulla di buono. Secondo il Financial Times, Jindal sarebbe pronto a cedere le acciaierie per investire nel settore edilizio.

Una notizia smentita dal vicepresidente Marco Carrai, che però non rassicura più di tanto i sindacati. L’idea, in attesa di una retromarcia ufficiale, è che Jsw “si muove in modo opaco, che gioca su più tavoli contemporaneamente, quello di Invitalia e quello con i nuovi possibili acquirenti; che il Governo o non gestisce ed è totalmente al buio, oppure agisce senza aver coinvolto e condiviso né con le istituzioni locali né con le parti sociali, tenendo tutto nel segreto della stanza dei bottoni”e che “la conferma che la ricca commessa delle rotaie se verrà assegnata a Jsw non si produrrà a Piombino”.

Da qui la richiesta di un incontro per avere chiarimenti e di fermare l’assegnazione della commessa delle rotaie senza la garanzia che siamo prodotte a Piombino. “Se non arriveranno risposte alla nostra richiesta di convocazione al ministero – hanno evidenziato i sindacati – metteremo in campo una adeguata mobilitazione e ci auguriamo di avere al nostro fianco tutte le istituzioni”.

Il loro appello è stato raccolto dalla segretaria regionale del Pd, Simona Bonafè, che ha invitato il Governo a farsi avanti: “Serve a questo punto un intervento immediato del Governo per garantire le prospettive di sviluppo del sito. Oggi più che mai la produzione di acciaio è un patrimonio e può essere motore per una ripresa complessiva dell’area e della costa toscana e non possiamo permettere che la siderurgia piombinese resti ancora ferma e i suoi lavoratori nell’incertezza”.

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