FIRENZE – Meno di due mesi al voto e un quadro tutt’altro che definito. Tra l’8 e il 9 giugno andranno alle urne circa i due terzi dei comuni toscani, ben 184.

In ballo tre capoluoghi, Firenze, Prato e Livorno. Nei primi due, a causa dello stop ai tre mandati per i comuni sopra i 15mila abitanti, sono stati costretti a lasciare sia Dario Nardella che Matteo Biffoni. Così, da una parte si contenderanno la poltrona di sindaco l’assessore Sara Funaro (centrosinistra) e l’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt (centrodestra). A Prato la sfida vedrà di fronte il consigliere regionale Ilaria Bugetti (centrosinistra) e Gianni Cenni (centrodestra). Sulla sponda labronica tenterà il bis Luca Salvetti (centrosinistra), mentre il centrodestra è in campo con Alessandro Guarducci. Altra sfida significativa è quella di Empoli (Firenze), dove il sindaco uscente Brenda Barnini si è dovuta fare da parte dopo un decennio. Di fronte Alessio Mantellassi (centrosinistra) e Simone Campinoti (centrodestra).

Sopra i 40mila abitanti si vota anche a Capannori (Lucca) e Scandicci (Firenze). Nel primo caso a schierarsi sono Giordano Del Chiaro (centrosinistra) e Paolo Rontani (centrodestra); nel secondo Claudia Sereni (centrosinistra) sarà opposta a Claudio Gemelli (centrodestra). Sopra i 30mila residenti, urne aperte a Piombino (Livorno), Rosignano Marittimo (Livorno), San Giuliano Terme (Pisa).

La provincia con più centri al voto è Firenze, con 35 comuni. Prato con 6 e Mass con 8 quelle che ne hanno meno. Se Firenze è il capoluogo con più residenti (367.510), Carreggine (Lucca) è il comune più piccolo, appena 508 abitanti.

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