Proliferano le alghe nei corsi d’acqua e in Toscana si registra un’elevata moria di pesci. La causa è il gran caldo di questi giorni e l’allarme parte dall’associazione nazionale bonifiche e irrigazioni segnalando il fenomeno soprattutto in Toscana e informando che i consorzi di bonifica stanno intervenendo, immettendo acqua fresca negli alvei ma, nelle attuali condizioni di siccità, e' problematico anche il reperimento di risorse idriche aggiuntive; laddove possibile, sono in funzione innovativi ossigenatori per permettere alla fauna ittica di respirare.

Il piano irriguo nazionale «C'e' poi da considerare – afferma Massimo Gargano, presidente Anbi – che la forte riduzione di produzione agricola in molte aree del mondo, indotta dalle insufficienti precipitazioni ed accanto a gravi ripercussioni economiche, avra' conseguenze anche di carattere ambientale, i cui scenari sono ancora compiutamente da decifrare. Per dare concreto significato alla parola ''prevenzione'', e' quindi indispensabile rilanciare, quanto prima, il Piano Irriguo Nazionale, di cui sono stati finanziati interventi per 600 milioni di euro».

Pericolo alluvioni «Per quanto sembri paradossale in questo periodo di caldo afoso – prosegue Gargano – ancora piu' urgente e' l'allarme sul rischio alluvioni. E' gia' allerta, infatti, soprattutto al Nord, per l'annunciato arrivo della perturbazione ''Beatrice'' con temporali e nubifragi; in caso di necessita', il personale dei consorzi di bonifica procedera' allo svaso della rete di scolo attualmente utilizzata, laddove possibile, per la cosiddetta “irrigazione di soccorso”».

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