Cani, gatti ma anche istrici, piccioni e volpi. Gli animali che vivono sul territorio fiorentino si sentono più sicuri grazie all’impegno delle guardie ambientali e il gruppo antiveleni . E’ diminuito il totale degli animali avvelenati in Provincia di Firenze che, nel giro di un anno, passa da 484 (dati 2009) a 127 (dati 2010). Le cifre, che sono state fornite dalla Polizia Provinciale, mostrano  un primo risultato positivo derivante dall’azione del nuovo gruppo di Guardie Ambientali Volontarie (G.A.V.) che svolgono una valida azione di contrasto al fenomeno dell’avvelenamento degli animali, in collaborazione con il Gruppo Antiveleni del Coordinamento Provinciale Guardie Ambientali e la partecipazione con il Nucleo Guardie Zoofile dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) di Firenze.


I numeri – Per quanto riguarda i 127 animali avvelenati nel 2010, il 75,6% è composto da cani (96 casi) e quasi il 15% da gatti (19); il restante 10% si suddivide tra piccioni, volpi ed istrici. Un anno prima, si erano verificati 97 avvelenamenti per cani e 19 per i gatti. Il dato di diminuzione è infatti determinato dalla drastica riduzione degli avvelenamenti per altre specie animali, soprattutto per quanto riguarda gli avvelenamenti di pollame (azzerati) e piccioni (in quest’ultimo caso siamo passati da 252 casi del 2009 a 10 episodi del 2010).  Il tasso di mortalità degli animali avvelenati è superiore alla metà; la morte per avvelenamento infatti colpisce nel 55% dei casi (70 su 127). Tra le sostanze maggiormente utilizzate per compiere questi reati, spicca l’utilizzo del Fosfuro di Zinco, composto chimico utilizzato per i ratti, in 29 casi, e del Metaldeide, un pesticida abbastanza comune utilizzato per le lumache, in 27 casi. Nel dettaglio, il 2010 conferma un trend in calo per quanto riguarda i fascicoli d’indagine aperti  dagli operatori della Provincia di Firenze per casi di avvelenamento; dai 250 del 2005 (dato più alto degli ultimi 10 anni), si è arrivati ai 130 del 2010. Un sintomo dell’efficacia dell’azione preventiva e repressiva.


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