shangaiL’assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini, è rientrato lo scorso week-end in Italia dopo un viaggio esplorativo in Cina, e segnatamente a Shanghai e dintorni, per valutare la possibilità di aprire un ponte commerciale fra la città il cui sindaco è Dario Nardella e la più popolosa città della Repubblica Popolare Cinese. «Molto importante per noi a Shangai è stato il funzionamento del nostro incubatore tecnologico – ha spiegato proprio l’assessore Bettarini -. Noi eravamo stati invitati perché il congresso sul design che lì si è tenuto era basato sull’incontro fra Firenze e la loro città. Quello che ho trovato è una città vivace dove i nostri imprenditori fiorentini stanno crescendo molto. Raddoppierà il loro spazio, sostenuto dal Comune di Shanghai, ed io spero anche per le imprese che ivi lavorano, e si sta formando un gruppo importante di imprenditori fiorentini che lavorano in quella realtà che sta vivendo una crescita molto forte».

Collegamento commerciale «Si parla infatti di crisi cinese ma con una crescita che sarà del 7-8%. Ne abbiamo parlato con un incontro avuto con il console italiano a Shanghai che ci ha illustrato quelle che possono essere le chance di collegamento commerciale fra le due città. Ho visitato anche il nuovo edificio che sta costruendo Boeri, realizzato dalla società che gestisce l’incubatore a Firenze, una cosa veramente bella che favorirà un nuovo collegamento proprio fra qui e Shanghai».

Design, architettura e progettazione L’assessore Bettarini in Cina ha esplorato anche il territorio per ricercare possibili investitori della terra del Sol Levante su Firenze. «Il problema è che certe volte gli imprenditori di Shanghai vorrebbero investire troppo – ha aggiunto l’assessore Bettarini –. So che può sembrare paradossale ma ad esempio qualcuno vorrebbe investire nel settore del tessile da aziende di almeno 200 milioni di euro di fatturato e queste sono cifre per l’Italia che spesso sono difficili da trovare. Penso che vi sia uno spazio per i professionisti fiorentini. Loro ricercano i professionisti italiani, soprattutto quelli che operano nel settore del design, dell’architettura e della progettazione».

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