Questa mattina, su incarico della Procura della Repubblica di Firenze, le forze dell’ordine hanno perquisito l’abitazione di Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura. La perquisizione, collegata all’inchiesta in corso sulla vicenda Esprit, ha avuto esito negativo.
Al termine dell’operazione all’assessore Salvadori è stato notificato un avviso di garanzia per concorso in abuso di ufficio. A darne notizia la stessa Regione Toscana tramite un comunicato stampa diffuso sul proprio sito internet.


Le parole dell’assessore: “In più di una occasione ho ribadito l’assoluta correttezza di ogni mio atto e la fiducia che questa correttezza venga riconosciuta dalle indagini in corso. Confermo naturalmente la mia totale disponibilità a collaborare con gli inquirenti perchè sia fatta piena luce sull’intera vicenda”.


La vicenda – Si riferisce alla precedente legislatura relativamente ai contributi erogati dalla Regione ad una società, la Esprit, che opera nel settore della formazione per disabili e che ha tra i suoi dipendenti, in qualità di direttore, anche Viviana Viviani, moglie dell’assessore Salvadori. “Dai nostri riscontri – afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – risulta che tali finanziamenti sono stati ben utilizzati, favorendo l’ingresso nel mondo del lavoro di numerosi portatori di handicap”.
Di recente, allo scopo di evitare la discrezionalità nella concessione di contributi la Giunta regionale ha modificato il regolamento vigente e ha adottato un codice di comportamento.


Nessuna dimissione all’orizzonte – “Al momento – prosegue il presidente – non si riscontra alcun elemento che possa far venire meno la fiducia nei confronti dell’assessore Gianni Salvadori, il quale mi ha comunicato la disponibilità a presentare le sue dimissioni, che ho respinto. Non credo negli automatismi tra il ricevere un avviso di garanzia e la presentazione delle dimissioni, perchè questo caricherebbe l’attività della magistratura di responsabilità politiche che non le sono proprie, giacché l’avviso di garanzia non è un atto di colpevolezza ma si limita a notificare l’avvio delle indagini su presunti reati, ancora da accertare. Mi auguro che la magistratura, a cui esprimo la massima fiducia, riesca a far luce il prima possibile sulla vicenda”.

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