Lo stabilimento di viale Toselli

ROMA – Le parti si dovrebbero rivedere entro la metà di giugno. Manca però la data. Presenti sindacati, rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e azienda.

Difficile che da Beko emergano già novità sul futuro industriale dei quattro siti italiani, compreso quello di Siena. In totale 5mila occupati, che da quando si è formata la Newco tra Arcelik e Whirlpool per la produzione degli elettrodomestici in Europa, sono ancora in attesa di garanzie. L’unica certezza al momento è che la cassa integrazione (circa 10 giorni al mese) continua. Oggi alla Camera è stata presentata un’interrogazione dal segretario regionale Pd Emiliano Fossi.

“Non ci sono certezze sugli investimenti, sulla produttività dei siti e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali. Non vi è nemmeno una data certa sul prossimo incontro tra Ministro Urso, proprietà e sindacati: il Governo Meloni sta navigando a vista sulla pelle dei lavoratori”, ha attaccato il deputato.

“Siamo francamente stupiti dalla risposta avuta dal Ministero delle Imprese: dopo tre interrogazioni parlamentari non ci è stato detto niente di nuovo; oltre un anno fa il governo ha varato una ‘golden power’ sul cambio di proprietà che dovrebbe salvaguardare i lavoratori ma ad oggi non c’è traccia del piano industriale e quindi non ci sono certezze – ha aggiunto -. Sarebbe stata necessaria invece una maggiore stretta sulle delocalizzazioni per evitare spostamenti di produzione in altri paesi ma la destra in questi mesi ha respinto ogni nostra proposta”.

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