Tra i Comuni beneficiari del contributo

FIRENZE – Oltre tre milioni di euro per la gestione dei beni confiscati alle mafie. I Comuni beneficiari dello stanziamento regionale sono otto.

Quattro godranno subito di un contributo da 2,3 milioni, mentre per i restanti è previsto un aiuto di circa un milione non appena sarà in possesso delle proprietà. “Restituire alle comunità locali questi beni rubati dalla criminalità organizzata, dare loro valore e farli vivere è un passaggio fondamentale nell’impegno per promuovere una diffusa cultura della legalità, che vede qui in Toscana istituzioni e mondo del volontariato lavorare assieme – ha affermato l’assessore Stefano Ciuoffo -. È una responsabilità che abbiamo nei confronti  di chi ha  messo a rischio la propria vita per combattere le mafie e qualche volta l’ha anche persa”.

Tra le amministrazioni beneficiarie c’è quella di Terranuova Bracciolini (Arezzo), a cui è stato destinato un capannone industriale a Poggilupi e una villetta con box auto alle Ville. Per la loro ristrutturazione riceverà 710 mila euro: il complesso residenziale sarà utilizzata per fronteggiare situazioni di emergenza abitativa, mentre nel capannone troverà spazio un deposito per i mezzi comunali, protezione civile compresa, e l’archivio. “La confisca dei beni – ha sottolineato il sindaco Sergio Chienni – non è sufficiente: per raggiungere compiutamente l’obiettivo è necessario che gli stessi vengano destinati ad un effettivo utilizzo in favore della collettività, con finalità pubbliche”.

Anche l’amministrazione di Montopoli in Val d’Arno ( Pisa) riceverà un contributo: 183 mila euro per ristrutturare un appartamento dove ospitare un centro anti-violenza e rifugio per donne e bambini maltrattati. Dei quattro comuni che hanno ricevuto un aiuto finanziario, il contributo più grande va a Castagneto Carducci (Livorno): 1 milione e 190 mila euro, in tre anni, per riqualificare un fabbricato industriale in via IV Novembre. Vi nascerà una mensa per persone bisognose e seguite dai servizi sociali, con pasti da consumare sul posto o da asporto. Vi troveranno spazio anche servizi igienici per chi usufruirà della struttura, una infermeria, un’aula didattica e due camere con bagno per esigenze di prima accoglienza.

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