alessio_bergonzoniOgni volta che si rivede Alessandro Bergonzoni si resta colpiti dal fatto che per lui non vale il luogo comune che un comico non esiste se non va in tv; Bergonzoni è sempre presente con la scrittura di libri, mostre d’arte e tanto teatro. A novembre inaugura la stagioni teatrali dell ‘Industri’ di Grosseto, il 6 alle 21.00 e il ‘Puccini’ di Firenze, il 7 e 8  sempre alle 21.00, con il suo spettacolo dal titolo ‘Nessi’. Codiretto da Riccardo Rodolfi, racconta qual nastro di fili che collega ognuno di noi al resto del mondo.

Il bisogno di nudità e di fare nesso Si tratta di uno spettacolo spiazzante e ironico; ma oltre alle risate chiama in causa tutti noi ai doveri verso gli altri: figli, amici, poveri, malati e natura. «E’ uno spettacolo che si rifà ad un bisogno di nudità», dice il comico. «”Nessi” è come se fosse il comandamento zero, prima della Costituzione, del galateo, del codice stradale… ci sono norme che riguardano noi e il nostro rapporto con chi ci circonda; fare nesso significa cucire i fili con chi ci sta intorno, i nessi sono i sensori che abbiamo addosso, sono le nostre sensibilità che ci mettono in contatto con il mondo esterno. Bisogna solo attivarli». Proprio questo modo di vivere collegati ad altre persone, condividendo esperienze ed orizzonti è il nucleo del nuovo spettacolo dell’artista bolognese che negli anni ha sviluppato una visione sempre più complessa, poetica, comica ed intrecciata che vede in un rapporto sempre più stretto la creazione, l’osservazione e la deduzione.

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