banca-etruriaRimborsi forfettari «a tutti i truffati» delle quattro banche salvate dal governo, per chiudere una «brutta pagina». Annuncia così il premier Matteo Renzi l’arrivo dei rimborsi per i risparmiatori delle quattro banche in risoluzione Il Governo ha approvato l’atteso decreto per sanare le posizioni dei 10.000 obbligazionisti subordinati di Carichieti, CariFerrara, Banca Marche e Banca Etruria, stabilendo il cosiddetto “doppio binario”, con indennizzi automatici per poco più della metà dei coinvolti e con il ricorso all’arbitrato per gli altri.

soldiRimborso dell’80% per redditi inferiori a 35mila euro Il rimborso automatico sarà all’80% e riguarderà i risparmiatori con redditi inferiori a 35.000 euro o con un patrimonio mobiliare sotto i 100.000 euro. Per gli altri, e per tutti coloro (in tutto 158 persone) che hanno investito dopo il 12 giugno 2014, cioè dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea della direttiva sul bail in, ci sarà il giudizio delle commissioni arbitrali. L’80% sarà calcolato sul corrispettivo pagato per l’acquisto degli strumenti finanziari al netto delle spese connesse alle operazioni di acquisto, cioè delle commissioni bancarie, e dei rendimenti ottenuti. In pratica sarà riconosciuto l’equivalente dei rendimenti dei titoli di Stato, mentre l’eccedenza di guadagno su rendimenti che viaggiavano molto sopra la media di un normale conto corrente sarà scalata dagli importi rimborsati. Un approccio in linea con quanto ribadito anche dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco, secondo cui «il risparmio deve essere difeso, ma bisogna capire che se un risparmio diventa un investimento finanziario non può essere difeso fino in fondo».

Risorse da fondo bancario, Padoan: «No rischio che i soldi finiscano» Le risorse arriveranno dal fondo bancario già istituito con la legge di stabilità, anche se il governo non ha ancora calcolato di quanto esattamente cresceranno le disponibilità, attualmente a 100 milioni di euro. L’ammontare, ha spiegato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, «dipenderà dall’effettiva implementazione, non solo da chi chiederà il rimborso automatico, ma anche dagli esiti dei processi arbitrali». Il ministro dell’Economia ha però tenuto ad assicurare che «le risorse non saranno razionate» e che non ci sarà «il rischio che ad un certo punto qualcuno possa non trovare più i soldi».

 

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