digosSono 13 pisani e quattro ascolani i 17 ultrà perquisiti stamani tra Pisa e Ascoli dalla Digos della questura pisana perché ritenuti responsabili degli scontri avvenuti prima del match Pisa-Ascoli dello scorso 27 febbraio, quando fu necessaria una carica di alleggerimento della polizia per evitare che le opposte tifoserie venissero in contatto tra loro.

Daspo per 3 anni A ciascun tifoso, spiega una nota della Questura, «è stato notificato il Daspo che gli impedirà di assistere alle manifestazioni sportive per lungo tempo: niente stadio per i violenti per i prossimi 3 anni e per i recidivi 6 anni con l’aggiunta dell’obbligo di firma». Gli ultras, che rischiano pene molto gravi, prosegue la Questura di Pisa, devono rispondere «a vario titolo delle accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, travisamento e lancio pericoloso di oggetti e artifizi pirotecnici, il tutto aggravato dall’aver commesso il fatto nell’ambito di una partita di calcio». Gli identificati, tra i quali otto tifosi già colpiti da Daspo in passato, risultano appartenere ai gruppi pisani ultras degli”Sconvolts” e dei “Rangers”. Tra loro c’è anche un esponente della sinistra antagonista pisana. «Nel corso delle perquisizioni – conclude la nota della Questura – sono stati sequestrati dalla polizia alcuni degli indumenti utilizzati dai violenti in occasione degli scontri, mazze e fumogeni. L’operazione e’ stata realizzata grazie alla visione dei numerosi filmati raccolti dalla polizia scientifica durante gli incidenti e alla meticolosa attività d’indagine svolta dagli agenti della Digos diretta da Gonario Rainone».

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