La stangata alla fine è arrivata. Sono stati ufficializzati oggi i provvedimenti della Commissione Disciplinare in merito alle inchieste condotte dalle procure di Cremona e Bari. Confermate le pesanti squalifiche per l’allenatore campione d’Italia, Antonio Conte, di 10 mesi di squalifica per omessa denuncia e dei tesserati del Siena Terzi, Vitiello e Belmonte: rispettivamente 3 anni e mezzo, 4 anni e 6 mesi di squalifica. La mazzata più grande però piomba sul Grosseto, retrocesso così come il Lecce, in Lega Pro con il conseguente deferimento del presidente Camilli per 5 anni.
 
Conte e il Siena Decisioni pesanti che piombano sul calcio italiano e che rivoluzionano alcuni campionati professionistici ma che soprattutto segnano profondamente la carriera dei diversi protagonisti deferiti dal Procuratore Federale Palazzi (Leggi il documento completo con tutte le sentenze – da Gazzetta.it). Su tutte le sentenze, fa inevitabilmente notizia, la pesante squalifica che dovrà scontare Antonio Conte, attuale allenatore “scudettato” della Juventus, di 10 mesi (decurtazione della pena di 5 mesi per lui), al tempo dei fatti allenatore del Siena in Serie B con la società bianconera che già aveva raggiunto un patteggiamento prima della sentenza odierna. La sua figura ha tutte le credenziali per essere definita come quella di un capro espiatorio. Nelle sentenze si legge che «l'assoluta attendibilità delle dichiarazioni rilasciate da Carobbio – pentito reo-confesso nel caso calcioscommesse e testimone chiave secondo la Procura Federale – è comprovata sia dai riscontri avuti (anche attraverso dichiarazioni rilasciate da altri tesserati con riferimento ad altre gare), sia per la totale mancanza di un qualunque motivo di risentimento o convenienza che possa averlo spinto a coinvolgere altri soggetti». Stiamo parlando di Novara-Siena 2-2 del primo maggio 2011. Partita che ha comportato in totale anche 5 punti di penalità per la società piemontese. In sostanza, Conte non poteva non sapere: è stata questa la motivazione principale per la pena comminata all’ex tecnico della Robur. Abbiamo preso un caso, ne potremo citare molti altri scorrendo il comunicato ufficiale della Figc. Le sentenze appaiono quindi come autentiche ghigliottine per la carriera degli imputati: Terzi e Vitiello (che fanno tutt’ora parte della rosa del Siena) su tutti.
 
Retrocesso il Grosseto Sempre in Toscana, retrocesso in Lega Pro il Grosseto con tre punti di penalizzazione. La Commissione Disciplinare non ha ritenuto irrilevanti le prove portate dalla difesa della società del Grifone ed ha confermato la pesante decisione già espressa durante i deferimenti. Al presidente Camilli 5 anni di inibizione in quanto «sotto il profilo logico, tutte le dichiarazioni non lasciano dubbi circa il suo coinvolgimento diretto». E ancora, «Secondo Carobbio nessuno poteva assumere decisamente senza consultare preventivamente il presidente. Pur nella fattispecie non avendo né visto né sentito Camilli parlare con i protagonisti diretti della combine […]. I soldi non potevano che arrivare da lui».
 
Il 20 agosto gli appelli Questi solo due tra i più pesanti esempi di una sentenza che ancora farà molto parlare di sé, soprattutto per le motivazioni stesse con cui sono state disposte le pene. Dal 20 agosto gli appelli alla Corte di Giustizia Federale. Ancora quest’annosa vicenda giudiziaria non è del tutto finita anche se in tanti, tifosi, appassionati e amanti dello sport soprattutto, non vedono l’ora che partano i titoli di coda di quello che da molti viene definito già come un vero e proprio pasticcio giudiziario.

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