«Gli Uffizi non sono solo Firenze, ma rappresentano l’immagine internazionale della cultura e del turismo nel nostro Paese e credo non si possano permettere di vivere ‘a bagnomaria’ per un anno e mezzo. So che il Ministro sta seguendo con grande attenzione la vicenda, ne abbiamo parlato in più occasioni e sono pronto a garantire come città di Firenze tutta la collaborazione con governo e ministero perché questo anno e mezzo non passi ‘a bagnomaria’, ma sia l”opportunità di una fase di rilancio ulteriore di questo museo». Lo ha detto in Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Dario Nardella, commentando con i giornalisti la decisione del direttore degli Uffizi Eike Schmidt di accettare l’incarico, al termine del suo mandato di 4 anni alla guida degli Uffizi di Firenze, di  dirigere il Kunstistorisches museum di Vienna.

Nardella: «Preoccupato che annuncio sia arrivato troppo in anticipo» Gli Uffizi, ha ricordato Nardella, sono il «più importante museo d’Italia e tra i più importanti al mondo: anzi, il più importante museo al mondo se si tiene di conto del rapporto tra visitatori e superfici. Sono preoccupato per il fatto che l’annuncio della partenza di Schmidt sia arrivato troppo in anticipo rispetto alla fine del suo percorso – ha osservato il sindaco – è come se un allenatore di una grande squadra di calcio annunciasse il fatto di passare ad un’altra squadra a campionato appena iniziato, sapendo poi di doverlo affrontare tutto intero fino alla fine». Secondo Nardella, infatti, «questo elemento può togliere autorevolezza a chi dirige questo museo, avendo davanti un orizzonte di prospettiva visto che gli Uffizi stanno affrontando progetti estremamente ambiziosi, tra tutti quello del raddoppio dello spazio espositivo con il piano Grandi Uffizi. Come sindaco ho il dovere di preoccuparmi della mia città e degli Uffizi, e quindi farò di tutto perché questo elemento di incertezza e debolezza possa essere il più possibile superato. Mi aspetto che il direttore, e Schmidt me lo ha già assicurato ieri in una telefonata che c’è stata, non solo prosegua la collaborazione positiva che c’è stata finora ma la rafforzi, ma nell”interesse di Firenze e dell”Italia porti in fondo anche gli impegni che si è preso all’inizio del mandato».

Schmidt: «Disponibile a garantire transizione ottimale» «Do tutta la mia disponibilità, anche dopo il termine del mio mandato che scadrà a novembre 2019, a garantire una transizione ottimale con il mio successore; sarò una staffetta perfetta, lo prometto. E sono certo che sarà scelta la persona giusta, di questo non dubito – ha dichiarato Schmidt commentando proprio le parole del sindaco Nardella – Concordo pienamente con Nardella sul valore della riforma Franceschini: inoltre, dopo aver parlato con il Ministro, ho avuto ieri una conversazione con il sindaco da cui è emersa la piena volontà di proseguire e intensificare la nostra collaborazione e tutti programmi per la città. E certo, confermo che la mia chiamata al Kunsthistorisches museum è un successo per la riforma, per l’Italia e per Firenze». Rispetto all’idea, lanciata dal sindaco, di procedere subito all’organizzazione di una nuova selezione internazionale per la scelta del direttore che subentrerà a Schmidt, lo storico dell’arte di Friburgo osserva che «se adesso l’Italia volesse seguire il sistema germanico di selezione in questo settore, cioè effettuare le selezioni con largo anticipo, questo si può certo fare; ma sicuramente è possibile anche fare come già è stato fatto nel 2015, quando per arrivare alle nomine della selezione internazionale per i 20 musei autonomi indicati dalla riforma occorsero 4-5 mesi».

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