La sfida ai nastri di partenza. Giovedì 27 e venerdì 28 febbraio va in scena “Doppio Fuoco: chef vs foodblogger” (leggi): protagonisti Ettore Silvestri, chef senese dell’Antica Trattoria Botteganova, e Sabina Fiorentini, blogger romana di Cook’n’book.

A cena, con la sfida dei ricordi Territorio, origine, piatti della tradizione. E’ questo il filo rosso della prima cena che si terrà all’Antica Trattoria Botteganova giovedì 27 febbraio, alle ore 20. Il menù, scritto a quattro mani da Sabina Fiorentini ed Ettore Silvestri, propone aperitivo di benvenuto con  stuzzichini e poi Polpette di bollito di nonna Gina, il Cacciucco di ceci, Coda alla vaccinara, Bocconcini di Chianina stracotti  con Chianti Classico e cipolla di Certaldo, Ciambelline al vino e Zuppa Inglese. Le polpette di bollito a Roma sono un classico della tradizione. “Kuciuk” vuol dire piccolo minuto e in Toscana ha assunto il significato di mescolanza,  guazzabuglio, miscuglio. Ed ecco il cacciucco di ceci, zuppa  non raffinata, ma gustosa, piatto povero che vorrebbe richiamare la zuppa di pesce. La Coda alla Vaccinara è un classico di Roma che nasce nel Natale 1300 nel Rione Regola dove risiedevano “i vaccinari”. I bocconcini di chianina sono piatto in uso ai  lavoratori che producevano i mattoni nei dintorni di Firenze. Le Ciambelline al vino sono un classico romano e per gustarle vanno intinte nel vino rosso, come si fa ai Castelli. La Zuppa inglese, invece, chiamata anche “ Zuppa del  Duca” fu offerta all’Ambasciatore fiorentino Ippolito da Correggio invitato a Siena. C’è un’altra congettura sull’origine del nome, infatti sembra che questa zuppa fosse uno dei piatti preferiti del Duca d’Amalfi ministro in Siena per Carlo V. E il Piatto del Ricordo su cui la sfida entrerà nel vivo? Saranno ben due: la coda alla vaccinara e i bocconcini di chianina e cipolla di Certaldo. I due piatti saranno presentati ai commensali che saranno chiamati ad esprimere il proprio insindacabile giudizio. E così la sfida sarà servita. Insieme all’aperitivo i commensali gusteranno un  Blanc de Noir, spumante da uve rosse. E poi, Rosato Alfa  Tauri 2012  Val di Toro Grosseto, I.G.T. Val di Cornia  2011 da Magnum.  

“La tradizione non scuoce: la pasta dei Coltivatori Toscani” Ecco il primo showcooking. Sarà propria la pasta il primo prodotto tipico su cui si sfideranno i piatti di Ettore Silvestri e Sabina Fiorentini. Appuntamento venerdì 28 febbraio alle ore 17,30 al Consorzio Agrario dove la fantasia e la capacità dei nostri sfidanti saranno messe alla prova. Saranno serviti piccoli stuzzichini in attesa di tutti gli ospiti e dunque la degustazione della  pasta  dei  coltivatori toscani (leggi) da grano duro toscano, trafila in bronzo, ruvida e porosa. Nel menù a quattro mani ci saranno Gigli Toscani al al ragù in bianco  di carni bianche, paccheri al sugo del vaccinaro, Cconchiglioni del pastore sardo con ricotta e bottarga, nidino di linguine  al colombaccio. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Articolo precedenteTre Comuni, una squadra sola. Crete unite dal piano di funzioni associate
Articolo successivoVolterra dedica due strade a Franco Porretti e a padre Eugenio Barsanti