Si chiama Bobinet e promette di mantenere pulite le città con un notevole risparmio economico per le casse comunali. E’ la toilette per cani di ultima generazione realizzato grazie alla ricerca made in Italy.

La novità Bobinet, la toilette per cani, è un prototipo di wc per cani, in fase di brevettazione dall’azienda altoatesina Tecnovia, realizzato con finanziamento in parte pubblico (60%, per 180mila euro) e in parte privato (40% – Tecnovia). La toilette per cani verrà prossimamente sperimentata, «Il progetto – spiega Fabio Palmeri, titolare di Tecnovia – è stato valutato meritevole di cofinanziamento in quanto il problema delle deiezioni canine in ambito urbano è un problema irrisolto da anni che le pubbliche amministrazioni cercano di risolvere a prescindere dalle difficoltà economiche. La Legge Provinciale 14/2006 contribuisce economicamente a progetti di ricerca e sviluppo, le Pubbliche Amministrazioni, con tali strumenti al fine di promuovere la cultura dell’innovazione e nuove idee, prodotti e mercati, finanziano iniziative sperimentali che possono portare nuovi prodotti, nuovi posti di lavoro, nuova economia. Come fa notare Maire Geoghegan-Quinn membro della Commissione Europea alla Ricerca – gli investimenti europei, per quanto inferiori a quelli degli anni passati, dimostrano che il settore dello sviluppo tecnologico rimane un elemento chiave del successo delle aziende europee. Proprio in momenti di crisi è necessario rilanciare l’economia attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e mercati». I vantaggi oltre al risparmio economico sono quelli della pulizia dei marciapiedi e delle aree verdi dove vanno a giocare i bambini. Con Bobinet si avrebbe una vera urbanizzazione dei cani; che oggi in molte città hanno già spazi loro per correre.
 
Simulazione sul Comune di Trento La spesa annuale del Comune di Trento, per la pulizia degli escrementi dei cani è oggi di 200mila euro e di 2milioni di euro per 10 anni. Secondo la simulazione il primo anno il Comune acquista 10 Bobinet a 22mila euro ciascuno più 5mila euro per spese di manutenzione, per un costo totale di 225mila euro. Il secondo anno acquista altri 10 Bobinet per un costo totale di 225mila euro. Dal 3° al 10° anno la spesa per il Comune di Trento è di 5mila euro annui per spese ordinarie di manutenzione.  Per un totale (in 10 anni) 490mila euro, con un risparmio per l’ente pubblico di 1 milione e 510mila La simulazione sui 20 anni porta ad un risparmio ancora maggiore: 530mila euro con Bobinet contro i 4 milioni di euro senza Bobinet (con i costi attuali).
 
I numeri Il numero di cani in Italia (fonte Ministero della Salute) nel 2002 era pari a 6.900.000 su una popolazione di circa 57.321.070, un cane ogni 9 abitanti circa. Sulla base di questi dati possiamo fare una stima dei volumi del problema: ogni cane deposita in media 3 etti di feci al giorno. In un giorno si può stimare una produzione media di 2.070.000 kg di deiezioni al giorno in tutta Italia. Facciamo un esempio più comprensibile, contestualizzando il problema a dimensioni cittadine, il capoluogo della Provincia di Bolzano al 31-03-2012 aveva 105.009 abitanti, se stimiamo un cane ogni 9 abitanti (come da statistica nazionale) si può stimare un numero di circa 11.500 cani cittadini, per una produzione stimata di deiezioni pari a circa 3.500 kg giorno (1.259.250 kg/anno) nel solo Comune di Bolzano, perlopiù deposte su suolo pubblico (in aree dedicate e non). Al momento attuale nella quasi totalità dei Regolamenti Comunali, è fatto obbligo a tutti gli accompagnatori di cani di raccogliere gli escrementi deposti dagli stessi sul suolo pubblico; tuttavia non sempre tutti adempiono a questo obbligo sia per motivi oggettivi (persone fragili, anziani) o per caratteristiche della deiezione stessa, e comunque quasi mai nella sua totalità o, infine, per errato comportamento.
 
Esempi di costi di gestione -La gestione delle deiezioni canine comporta un costo per l’amministrazione, che non sempre è evidente. Ad esempio a Milano (con una popolazione di 1.342.337 al 30/11/2011)  la pulizia delle aree verdi e quelle dei cani era affidata all' Amsa (fino al 30 aprile 2010), con 50 squadre dotate di idonei mezzi ed attrezzature, di cui 13 dedicate alla gestione delle 225 aree cani, pari ad una superficie di circa 360 mila metri quadrati. A Trento – 117mila abitanti – già dal 1992 vengono posizionati distributori per l’erogazione gratuita, all’ingresso di parchi e giardini pubblici, dei sacchetti-paletta per la raccolta delle deiezioni. Nel ’93 è nata la prima campagna pubblicitaria di sensibilizzazione dei cittadini all’uso della paletta, riproposta periodicamente. Nel 1992 il Comune ha distribuito gratuitamente 1.500 palette e sacchetti; incrementando anno per anno fino alle 320.000 del 2003, con una crescita esponenziale dei costi. Al Comune di Ventimiglia (25.675 abitanti) pulire gli escrementi dei cani costa circa 300mila euro  all'anno, pari al 10 per cento dell'investimento complessivo per la nettezza urbana.
 
 

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