PISA – Pisa è ancora ferma alle 14 di ieri, quando due colpi in una palazzina al terzo piano nella periferia sud-est della città hanno spezzato il silenzio di un tranquillo pomeriggio.
In un istante la vita di una donna di45 anni che avrebbe compiuto oggi, è finita per mano del suo compagno, una guardia giurata di 50 anni, che le ha sparato con la sua pistola di ordinanza prima di avvertire il 112 di ciò che era successo e rivolgere l’arma contro se stesso per uccidersi. Un omicidio-suicidio che lascia tante domande e tanto dolore oltre a due ragazzi, di 20 e 18 anni ancora da compiere, orfani. Secondo i racconti dei vicini, la coppia stava attraversando un periodo di crisi.
L’uomo era una guardia giurata con oltre 20 anni di servizio e si trovava in ferie dopo aver lavorato nella vigilanza del Cnr di Pisa, prima che l’appalto cessasse definitivamente mentre la compagna, secondo le voci, non aveva un lavoro. Sul posto è intervenuta la polizia, insieme alla scientifica che ha effettuato i rilievi e i sopralluoghi del caso ed è stata disposta per domani l’autopsia.
Intanto, sono già partite le reazioni all’ennesimo femminicidio. Questa sera alle 21 si terrà una fiaccolata a Pisa organizzato dalla comunità di quartiere Sant’Ermete, dove è avvenuto l’omicidio-suicidio con lo slogan “Ci vogliamo vive, per Samantha, per tutte”.
Anche l’assessora regionale Alessandra Nardini è intervenuta sul tema: “Questa vita spezzata si aggiunge tristemente a quella di troppe altre donne, lì a ricordarci che non sono mostri venuti da lontano a mettere a rischio le nostre vite, ma molto spesso gli uomini delle nostre comunità, delle nostre famiglie, perché è lì che si consolidano le dinamiche relazionali squilibrate che dobbiamo sradicare con una adeguata educazione all’affettività e alla parità fin dall’infanzia. Insisto su questo o continueremo a piangere migliaia di vittime innocenti. La vita di una donna non appartiene a nessuno. Nessun uomo può disporne”.