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Nell’ultima seduta la Giunta Comunale di San Gimignano ha approvato il Progetto Definitivo di riqualificazione globale del Presidio Socio-Sanitario “Santa Fina” di cui il Comune detiene il 13,93% della proprietà mentre il restante 86,07 % è di proprietà della Azienda Usl Toscana Sud Est. Il Progetto Definitivo è corredato dai pareri favorevoli espressi, in sede Conferenza dei Servizi, da tutti gli Enti preposti ed è stato validato come rispondente a tutta la normativa in vigore dalla società PCQ srl di Ancona. L’intero intervento è computato in un costo di 12,95 milioni di euro, di cui circa 1,8 milioni a carico del Comune di San Gimignano e la restante cifra a carico dell’Azienda Usl Toscana Sud Est che, a questo scopo, ha anche introitato negli anni scorsi un contributo di 3 milioni di euro dalla Fondazione Mps. Com’è noto il Progetto prevede la ristrutturazione ed ammodernamento della Rsa, del Centro di Riabilitazione anche con la previsione di un volume interrato e seminterrato aggiuntivo, del Poliambulatorio e di tutti gli spazi per i servizi distrettuali. Nel Progetto sono comprese anche le soluzioni al problema dell’accessibilità veicolare e pedonale alla struttura e del nuovo assetto vegetazionale del parco che circonda il Complesso.

ar33bassa«Con l’approvazione del Progetto Definitivo abbiamo fatto il passo decisivo ed ultimativo che ci porta dentro la fase di elaborazione del progetto di cantierizzazione e verso la gara di appalto – dichiara con soddisfazione il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi -. Ora possiamo davvero dire, come ha sottolineato anche il Direttore Generale dell’Azienda Usl Toscana Sud Est nella visita effettuata in Valdelsa in primavera, che il grande Progetto per il Santa Fina non torna più indietro ma si avvia verso la sua realizzazione. Per San Gimignano si tratta di un’operazione storica, di dimensioni finanziarie eccezionali, ma soprattutto di un’importanza strategica fondamentale sia per il mantenimento della vitalità di un pezzo straordinario del nostro Centro Storico, sia per l’esercizio quotidiano di servizi socio-sanitari così delicati ed essenziali per la qualità della vita dei sangimignanesi e dei valdelsani. Dopo anni giustamente dedicati a studiare quale progetto fosse più consono e rispettoso del valore del Centro Storico di San Gimignano, patrimonio Unesco ed apprezzato in tutto il mondo, oggi possiamo dire che tutti gli studi effettuati ci consegnano un progetto di altissima qualità capace di coniugare l’esigenza di garantire servizi con tutti i crismi della modernità dentro un fabbricato ed un contesto paesaggistico che non vengono in nessun modo alterati, ma anzi sono esaltati e recuperati nel loro valore storico-testimoniale. Dopo otto secoli di storia – conclude Bassi -, il Santa Fina continuerà ad essere un punto di riferimento fondamentale per i cittadini bisognosi di cure ed assistenza».

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