Due capoluoghi di provincia e 28 Comuni toscani si preparano a eleggere o a rinnovare sindaci e consigli comunali nelle votazioni del 6 e 7 maggio (l’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci si svolgerà domenica 20 e lunedì 21 maggio).

Il voto Due i capoluoghi di provincia chiamati al rinnovo: Lucca e Pistoia. In totale saranno trenta i Comuni interessati al voto e tra questi, sono 5 i Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti e per i quali il sistema elettorale prevede un eventuale doppio turno (nel caso in cui al primo nessun candidato superi il 50% dei consensi): oltre a Lucca e Pistoia, si tratta di Carrara, Camaiore e Quarrata. Tra i sindaci uscenti, 8 sono di orientamento di centrodestra e 22 di centrosinistra; 8 i sindaci (3 sono donne) che stanno completando il secondo mandato, e non potranno quindi ricandidarsi.

I Comuni alle urne In provincia di Lucca, oltre a quelli del capoluogo, saranno chiamati alle urne i cittadini di Bagni di Lucca, Camaiore, Forte dei Marmi, Porcari mentre in provincia di Pistoia, oltre che nel capoluogo, si voterà a Marliana, Quarrata, San Marcello Pistoiese e Serravalle Pistoiese. In provincia di Massa-Carrara si voterà a Carrara, Mulazzo, Zeri e Licciana Nardi; in provincia di Siena a Montalcino, Monticiano e Sarteano; in provincia di Grosseto a Campagnatico, Pitigliano e Manciano; in provincia di Arezzo a Montemignaio, Monte San Savino, Castiglion Fiorentino; in provincia di Livorno a Porto Azzurro, Marciana Marina e Sassetta; in provincia di Pisa a Bientina e Crespina; in provincia di Firenze a Reggello e Rignano sull’Arno. Nella maggior parte dei Comuni (26) si andrà al voto per scadenza naturale del mandato, mente nei restanti 4 casi si riaprono le urne per motivi diversi: dimissioni della maggioranza dei consiglieri (Monte San Savino e Manciano), mancata approvazione del bilancio (Castiglion Fiorentino), morte del sindaco (Licciana Nardi).
 
Tagli di consiglieri e assessori In base alle stime di Anci Toscana sulla riduzione del numero di consiglieri e assessori (secondo quanto previsto dal decreto legge 25 gennaio 2010 n. 2 in materia di “Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni”, convertito con legge n. 42 del 26 marzo 2010) per i comuni coinvolti nelle amministrative 2012, cui si applica per la prima volta la norma, il numero di consiglieri comunali passerà da 540 a 416 con un taglio del numero di consiglieri comunali pari a 124 unità, mentre il numero  massimo di assessori passerà da 188 a 132, con una riduzione di 56 unità.

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