Sessantatre chili di corallo grezzo, destinato alla trasformazione e vendita attraverso un giro di documenti falsi sono stati sequestrati dalla Polizia Stradale di Arezzo. Il lotto era diretto in Campania, vicino Torre del Greco (Napoli), città di origine di un 53enne fermato alla guida della sua vettura, tra Arezzo e Monte San Savino. Gli investigatori hanno denunciato il contrabbandiere, sequestrandogli l’auto e il corallo che, una volta lavorato, avrebbe fruttato circa 20mila euro.

Atteggiamento sospetto e mani sudate L’auto è stata intercettata sull’A/1 da una pattuglia della Sottosezione di Battifolle che non era lì per caso, ma stava attuando il dispositivo a reticolo, finalizzato a prevenire le condotte di guida distratte e a neutralizzare i malviventi. I poliziotti hanno subito capito che il conducente nascondeva qualcosa, poiché era troppo agitato e sudato. Infatti dal bagagliaio sono spuntate tre casse di plastica piene di corallo ma il conducente non aveva le bolle di trasporto, come invece previsto dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate, firmata a Washington nel 1973.

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