Approda a Bagno a Ripoli (Firenze) la campagna di screening tra gli studenti del territorio, promossa dal Comune e resa possibile dal contributo della Fondazione Cr Firenze: dal 7 gennaio i bambini delle scuole, dall’infanzia fino alle medie, e il personale scolastico potranno scegliere di sottoporsi ai test rapidi, in grado di rilevare la presenza del Covid-19 in mezz’ora. Sono circa 2.600 i ragazzi coinvolti (insieme ai docenti e al personale tecnico-amministrativo) nei due istituti comprensivi ‘Antonino Caponnetto’ e ‘Teresa Mattei’ e alla scuola ‘Santa Maria’ dell’Antella. A eseguire i test sarà il personale della Croce Rossa, insieme alla Fratellanza Popolare di Grassina e alla Misericordia di Antella.

Adesione su base volontaria Come già accaduto per gli studenti di Firenze l’adesione al progetto avverrà su base volontaria: nel caso in cui il test rilevasse la positività di un alunno questo sarà sopposto al tampone molecolare per confermare il risultato e l’esito dello screening sarà comunicato all’Ufficio di Igiene pubblica della Asl per i provvedimenti di sua competenza.

Sindaco Casini: «Screening senza precedenti» «Fondazione Cr Firenze – ha dichiarato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – con il suo prezioso e fondamentale contributo, ci consente di avviare sul nostro territorio un’operazione di screening senza precedenti. Mi appello al senso di responsabilità dei genitori: più adesioni ci saranno, più armi avremo per contenere e combattere il virus».

Presidente Salvadori: «Covid sta circolando in maniera limitata fra i ragazzi»  Il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori ha dichiarato di essere soddisfatti «dei primi risultati di questo screening massivo. Come è stato rilevato fino ad ora, il Covid sta circolando in maniera limitata fra i ragazzi delle prime classi della secondaria di primo livello e abbiamo riscontrato un grande favore per questo intervento sia da parte delle famiglie che dei docenti. Avevamo già annunciato che i test rapidi sarebbero stati estesi ad altri Comuni dell’hinterland e auguriamo buon lavoro agli operatori sanitari e a tutto il personale delle scuole interessate».

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