Combattere la crisi e la disoccupazione. Firenze dovrà fronteggiare le avverse congetture economiche di oggi con «l'obiettivo di fare sì che nascano, attirandole da fuori o favorendo i giovani, 7mila-8mila imprese». Parole di Stefano Casini Benvenuti, direttore dell'Irpet, che ha presentato un'indagine sull'economia fiorentina all'assemblea annuale di Confindustria Firenze. «L'economia toscana aveva tenuto più di altre regioni – ha detto –, ma il dato fiorentino si è comportato peggio della media regionale, allineandosi su valori nazionali».
 
I dati I numeri rivelano come, nel periodo 2008-2012, l'area fiorentina abbia accusato una flessione del valore aggiunto superiore alla media regionale toscana (-5% contro -4,2%), a fronte di una crescita dell'export lievemente più lenta (+11,4% contro +12,2%), e un calo più forte degli occupati (-1,8% contro -1,1%). «C'è un potenziale di disoccupazione che può esplodere se la crisi continua a lungo, e proprio questo è il rischio», ha osservato Casini Benvenuti, secondo cui bisogna scommettere sui servizi alle imprese, di cui «ha bisogno il mondo dell'industria, che deve trovarli in una Toscana policentrica dove Firenze abbia ruolo fondamentale».

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