FIRENZE – L’unico correttivo valido sarebbe la neve. In abbondanza, se possibile. In mancanza dell’elemento cardine della stagione sciistica, il governo prova a correre ai ripari.

Mercoledì 11 gennaio è fissato un incontro al ministero del Turismo, alla presenza del ministro Daniela Santanché, che sarà incentrato sulla grave crisi che investe l’Appennino. “Il tavolo di lavoro che si andrà a costituire – precisa il coordinatore nazionale della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Daniele D’Amario – si pone l’obiettivo di studiare un pacchetto di aiuti destinato alle attività dell’Appennino in grado di ridurre le conseguenze negative della mancanza di neve sugli impianti di risalita, ma anche di pensare politiche di sviluppo e di ammodernamento delle strutture sciistiche di risalita e innevamento artificiale, con la creazione di un fondo speciale per la montagna”.

Si annuncia un confronto partecipato, perché la questione è dirimente per molte zone. “Il tavolo con il Ministro Santanchè parte con la presenza delle Regioni Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana, ma è chiaro che la partecipazione alla riunione di mercoledì è aperta anche ai rappresentanti delle regioni dell’Appennino Centrale e Meridionale. In questo momento – prosegue D’Amario – è necessario dare un segnale concreto agli operatori turistici della neve che rischiano seriamente di vedere compromessa una stagione invernale che invece era partita sotto i migliori auspici”.

Nell’Italia centro-meridionale la stagione sciistica di fatto non è mai partita. Le alte temperature hanno reso impraticabile anche la via della neve artificiale e chi ha aperto, come nel Monte Cimone (Modena), lo ha fatto, mettendo a disposizione pochissime piste. Le Regione si era mosse a titolo unitario chiedendo un incontro al ministro: “L’obiettivo deve essere quello di cercare di mettere gli operatori nelle condizioni di resistere e di non essere costretti ad abbandonare le nostre montagne di cui sono un presidio importante”.

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