Sono soprattutto transiti non autorizzati in ztl e nelle corsie preferenziali, ma non mancano le sanzioni da autovelox per superamento dei limiti di velocità. Sono ben 177 le multe accumulate da un’auto con targa spagnola individuata sabato mattina dalla Polizia Municipale di Firenze grazie allo scout speed. La pattuglia del Reparto Tecnologie di Supporto stava transitando in via Zanella quando lo scout speed ha iniziato a segnalare la presenza di un veicolo inserito nella lista nera. Nello specifico si trattava di un’auto Volkswagen Golf di nazionalità spagnola segnalata perché a suo carico risultano numerose infrazioni al Codice della Strada. Gli agenti hanno fatto rimuovere l’auto perché parcheggiata in modo irregolare e portata alla depositeria dove, nel pomeriggio, si è presentato la persona che normalmente l’utilizza. Si tratta di un cittadino spagnolo del 1982, domiciliato a Firenze, che si era recato alla depositerai per il ritiro del veicolo, che risulta essere intestato a suo nonno, nato nel 1929 e residente in Spagna.

Oltre 15mila euro di verbali A carico dell’auto risultano da notificare 177 verbali di altrettante sanzioni accumulate negli 5 anni per un totale di 15.784,99 euro al netto delle spese di notifica. Le violazioni, che riguardano nella maggior parte la circolazione in ztl senza autorizzazione, il transito in corsie preferenziali e 35 sanzioni elevate da autovelox, saranno notificate all’anziano: il nipote ha infatti fornito agli agenti i dati del nonno. La pattuglia, oltre a contestargli  l’infrazione della mattina (41 euro), ha elevato a carico dello spagnolo anche la sanzione da 85 euro per la mancata immatricolazione in Italia di veicolo straniero circolante in Italia da oltre un anno). Sempre lo scout speed venerdì sera è entrato in azione in Oltrarno multando 153 veicoli in divieto di sosta.

Articolo precedenteCavaliere al merito. L’aretina Ilaria Bidini al Quirinale, «Quanti progressi ho fatto»
Articolo successivoAttacco hacker. Sito del Pd di Firenze violato, svelati i dati degli iscritti. C’è anche Matteo Renzi