FIRENZE – Una sinergia in nome di chi ha più bisogno. L’Azienda regionale per il diritto allo studio ha ampliato il proprio raggio di azione per fornire il cibo avanzato dalla mense a chi non ne ha.

Nel progetto solidale sono coinvolte la Ronda della carità e della solidarietà onlus di Firenze, la cooperativa sociale “Il Simbolo” di Pisa, impegnata insieme alla cooperativa sociale Arnera, e con la Fondazione Opera diocesana senese per carità che si farà carico della raccolta e della consegna sul territorio di Siena. Con la raccolta di ciò che non viene consumato l’Azienda ipotizza di poter recuperare ogni anno fino a 10 mila pasti e 3 tonnellate di alimenti sfusi.

Il Dsu e le organizzazioni firmatarie concorderanno un calendario di ritiro del cibo. Nei giorni stabiliti, gli incaricati delle organizzazioni benefiche si presenteranno presso gli stabilimenti produttivi dell’azienda alla conclusione del servizio per ritirare il cibo non consumato mediante idonei contenitori a perdere e con mezzi propri, come previsto dal sistema di autocontrollo aziendale.

“La lotta allo spreco in un periodo di crisi e mancanza di risorse come questo diventa per le istituzioni una soluzione virtuosa ed efficace per dare risposte ai bisogni – ha affermato il presidente Marco Del Medico – si tratta di una buona prassi che stiamo ulteriormente perfezionando attraverso l’estensione ad associazioni del terzo settore presenti in tutte le sedi universitarie ove opera l’Azienda”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Alessandra Nardini: “Come Regione la ferma volontà di non lasciare nessuna e nessuno indietro riteniamo sia il faro che deve guidare ogni scelta e ogni azione. Dietro questa collaborazione c’è poi anche un messaggio educativo e culturale vogliamo veda protagonisti i giovani”.

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