Una centrale energetica a cippato legnoso per il recupero dei detenuti, coprire il fabbisogno energetico del carcere, recuperare gli scarti verdi e ridare dignità ad un campo confiscato alla mafia. E’ il progetto presentato al Comune di San Gimignano da parte della Cooperativa “Il Santo” che già opera all’interno del carcere di Ranza per dare ai detenuti una possibilità di utilizzo del proprio tempo ai fini sociali.
 
Il progetto Presentata come osservazione al Regolamento Urbanistico, la proposta consiste nel costruire accanto al carcere una centrale di ultima generazione alimentata a cippato legnoso per produrre energia elettrica pulita da vendere all'Enel per ripagare l'investimento e con l'energia termica prodotta?alimentare delle serre dove produrre fiori e ortaggi che alimentino il?confezionamento interno al carcere. Il calore in più dovrebbe poi servire anche per riscaldare la struttura penitenziaria. Non solo, l’impianto dovrebbe utilizzare un terreno confiscato alla mafia e adiacente al carcere e sarebbe alimentato anche con gli scarti di agricoltura come potature di olivi, viti e piante boschive derivanti dalle aziende agricole del territorio sangimignanese.

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