Guerrina Piscaglia è scomparsa da Ca' Raffaello il primo maggio 2014
Guerrina Piscaglia è scomparsa da Ca' Raffaello il primo maggio 2014
Guerrina Piscaglia è scomparsa da Ca’ Raffaello il primo maggio 2014

Dopo le rivelazioni della settimana scorsa che ipotizzavano Guerrina Piscaglia incinta di padre Gratin Alabi al momento della scomparsa, fornendo un forte movente per un possibile omicidio, oggi torna alla ribalta il marito. Mirko Alessandrini, interrogato nuovamente in Procura ad Arezzo, è stato esaminato per quattro ore sui dettagli nebulosi e sui “buchi” sospetti presenti nelle sue ricostruzioni. Proprio quei vuoti incongrui che lo hanno portato all’accusa di false dichiarazioni e all’iscrizione nel registro degli indagati. In presenza del suo avvocato Francesca Faggiotto, il marito di Guerrina sembra aver confermato tutte le sue precedenti dichiarazioni, soprattutto quelle riguardanti la “birrata” del 30 aprile, ricca di incognite. Mirko Alessandrini ripete che la famosa serata del 30 aprile – proprio alla vigilia della scomparsa della moglie – fu trascorsa a sorseggiare una birra a casa sua in compagnia di Guerrina, di padre Gratien e del misterioso venditore ambulante marocchino, personaggio mai visto realmente e considerato dagli inquirenti di fantasia. Alessandrini ha confermato anche tutti i suoi movimenti del primo maggio, il giorno della scomparsa della moglie: aveva lavato la macchina di padre Gratien e gliela aveva riportata in parrocchia intorno alle 15. Poi insieme erano partiti per Sestino, dove il sacerdote doveva celebrare un funerale.

Perizie su pc e su cellulare di padre Gratien Dalle dichiarazioni di Mirko Alessandrini non sembra essere emerso niente di nuovo da poter utilizzare contro padre Gratien nel prossimo interrogatorio, fissato per il 19 gennaio. Forse prima di allora la polizia postale riuscirà a fare un po’ di chiarezza, grazie alle indagini sul telefonino e sul computer del religioso.  Il colpo di scena potrebbe giungere a momenti: si stima infatti che i primi risultati dovrebbero arrivare tra 48-72 ore.

Il 25 aprile scadrà il divieto di espatrio di Gratien Alabi Se dalle indagini telefoniche non emergessero nuove scottanti verità, l’appuntamento in procura di padre Gratien è sempre fissato per lunedì prossimo. Convocato dal Pm Marco Dioni per un nuovo interrogatorio, Gratien Alabi quasi sicuramente si avvarrà ancora della facoltà di non rispondere, guidato dal suo legale, l’avvocato Luca Fanfani. Chissà se padre Gratien continuerà a mantenere il silenzio anche nei prossimi mesi, soprattutto in vista del 25 aprile, giorno attesissimo in cui scade la sua misura cautelare di divieto di espatrio. Se le indagini non si dovessero sbloccare prima della fine di aprile, Gratien Alabi potrà di nuovo espatriare, visto che il provvedimento cautelare non può essere reiterato, a meno che non ci sia nel frattempo una richiesta di rinvio a giudizio. Dal 26 aprile il religioso sarebbe libero di recarsi in Francia e raggiungere la parrocchia a cui l’aveva destinato la sua congregazione congolese.

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