Gli strappi si ricuciono o si riattoppano ed oggi sarà un giorno da sarti nel centrosinistra senese alla vigilia del Consiglio comunale convocato a pronunciarsi sulla delicata questione del tetto di voto del 4% per soci privati in vista dell’assemblea Mps, oltre che nel giorno in cui si eleggerà il nuovo segretario comunale del Pd dopo le dimissioni di Giulio Carli. Ricuciture, toppe o strappi si decreteranno tutti nel tardo pomeriggio.
 
Una toppa per il segretario comunale del Pd La prima in ordine temporale sarà  l’assemblea per l’elezione del nuovo segretario senese del Pd. Già da tempo circola il nome di Alessandro Mugnaioli dopo la sconfitta nelle primarie bis con l’attuale sindaco Bruno Valentini. Mugnaioli ha già ricoperto la carica prima di sedere come vicesindaco accanto a Franco Ceccuzzi, ma il suo nome ha suscitato qualche mal di pancia tra alcuni membri e dirigenti democratici senesi, una ventina in tutto, che puntano il dito contro una certa continuità con il passato. «Per l’Unione Comunale del PD cittadino – scrivono in una nota alcuni membri del partito – sarebbe stato necessario individuare, come segretario comunale, una figura terza, di “garanzia”, insomma un “traghettatore”, e non l’altro candidato alle primarie del PD dell’aprile scorso. Questa mossa, politicamente, ci sfugge e non sembra destinata a portare quella serenità e quella tranquillità di cui il PD di Siena, in questo momento, avrebbe massimamente bisogno. Non si discute delle capacità politiche e delle qualità  personali di Alessandro Mugnaioli, ma del segnale che si vuole dare. Un partito che resta saldo nella sua trincea, ancora incapace di aprirsi a coloro che hanno sostenuto Bruno Valentini, ai tanti iscritti ed elettori che hanno manifestato disappunto e sconcerto per la linea politica del PD degli ultimi mesi, di cui Alessandro, volenti o nolenti, è uno dei massimi esponenti. Ci chiediamo perché non si sia sentito il bisogno “politico” di trovare una figura super partes, magari insieme, qualcuno su cui convergere alla vigilia di una stagione congressuale comunque destinata ad aprire una fase nuova nelle idee e nelle persone». Ma questo pomeriggio nessun Epifaniin salsa senese contenderà il posto di segretario comunale a Mugnaioli che, salvo colpi di scena dell’ultimora, tornerà a ricoprire la carica che aveva lasciato per entrare nella Giunta Ceccuzzi. Il mal di pancia di quella ventina di democratici (Alessandra Navarri, Lorenzo Brenci, Alessandro Starnini, Gianni Porcellotti, Stefania Bufalini, Sara Romano, Marco Frigerio, Mario Morellini, Carmine Diurno, Roberto Beligni, Sergio D' Agostino, Roberto Morrocchi, Simone Petricci, Alessandro Bellini, Corrado Maridati, Paola Brocchi, Francesco Fasano, Roberto Guiggiani, Giacomo Rossi, Silvia Sestini, Paola Rosignoli. Ivano Da Frassini, Pierpaolo Fiorenzani) suonerà più che altro come un monito a tener conto di tutte le anime del partito che, per quanto accomunate da un simbolo, rimangono comunqe abbastanza divise.
 
Una ricucitura per il Consiglio comunale Terminata l’assemblea per il nuovo segretario, i consiglieri comunali eletti tra le fila del Pd si recheranno invece a Palazzo Comunale per incontrarsi con gli altri esponenti della maggioranza in Consiglio (Sel, Riformisti e Siena Cambia) per cercare una sintesi ed un fronte comune sul tema scottante dell’abolizione del tetto del 4%. All’ordine dl giorno saranno due le mozioni in materia ed entrambe facenti capo alla maggioranza. La prima, presentata dagli esponenti di Siena Cambia Alessandro Trapassi e Laura Sabatini, che chiede in sostanza il rinvio della decisione sulla modifica statutaria del Monte dei Paschi in modo tale che sia chiamata al voto la nuova Deputazione e il nuovo presidente della Fondazione Mps che entreranno in carica ad agosto. La seconda, a firma dei capigruppo di Pd, Sel, Riformisti e la stessa Siena Cambia, in cui si apre la porta alla cancellazione del tetto del 4% come limite al diritto di voto per i soci Mps. Una spaccatura in seno alla maggioranza che già si era manifestata nel Consiglio provinciale proprio su questo tema (leggi) e che il sindaco Valentini vorrebbe scongiurare in tutti i modi memore anche del recente passato. Proprio per questo nel tardo pomeriggio di oggi si cercherà una sintesi tra le diverse posizioni e l’indirizzo che dovrebbe prevalere è proprio quello che lo stesso primo cittadino disse a margine della prima seduta consiliare: piena autonomia per la Fondazione nell’assumere la propria decisione perché la politica non deve più entrare in banca ma meglio sarebbe se a decidere fosse una nuova Deputazione non macchiata dai tanti errori commessi nel passato. Una sintesi e un indirizzo ai vertici di Palazzo Sansedoni che, non solo potrebbe ricucire gli strappi all’interno della maggioranza, ma trovare anche ampi consensi tra alcuni esponenti dell’opposizione. Su tutti, Enrico Tucci(Cittadini di Siena) e Laura Vigni (Sinistra per Siena). Da non escludere, quindi, che in Consiglio comunale si verifichino stralci di larghe intese. Solo domani si saprà se il sarto ha lavorato bene. 

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