FIRENZE – Nei primi sei mesi del 2023 cresce dell’8% l’export dei distretti toscani e anche le prospettive per l’economia regionale nel 2024 non consegnano contesti recessivi. E’ quanto emerge dall’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, illustrata a Firenze alla presenza di Maurizio Bigazzi, presidente Confindustria Toscana, e di Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo.

Il sistema moda si conferma il comparto più rilevante per valore di esportazioni, realizzando 8,3 miliardi di euro di vendite all’estero, pur con un leggero calo rispetto al 2022 legato principalmente alla Pelletteria e calzature di Firenze (-7,4%) e al distretto dell’Abbigliamento di Empoli (-4,4%). In crescita invece l’Oreficeria di Arezzo (+5,6%), il settore della farmaceutica e biomedicale (+67,6%), il Cartario di Lucca (+4,3%).

“Non ci sono avvisaglie di un contesto recessivo, ma di rallentamento forte e questo ci lascia ben sperare per il 2024″ ha detto Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo. Il 2024, ha spiegato Nocentini, sarà un anno “nel quale soprattutto nella seconda parte crediamo e restiamo convinti che ci siano tutti i presupposti perché ci possa essere una ripresa economica e quindi un’accelerazione non solo di tutti i settori legati al mondo dell’export, ma già in generale il sistema economico regionale”.

Articolo precedenteMaltempo in Toscana. Il Magra ha superato la seconda soglia di guardia
Articolo successivoDall’Europa via libera all’accordo tra Whirlpool e Arcelik: il futuro dello stabilimento di Siena in bilico