FIRENZE – Le date per le elezioni amministrative sono arrivate. Il Consiglio dei ministri ha stabilito i giorni che vedranno 600 Comuni italiani al voto.

Il primo turno si svolgerà domenica 14 e lunedì 15 maggio, mentre l’eventuale ballottaggio due settimane dopo: questo ulteriore passaggio riguarderà solo i centri con più di 15 mila abitanti.

In Toscana si voterà in 21 Comuni, tra i quali 6 sopra le 15 mila persone. Tre i capoluoghi, Massa, Pisa e Siena. Per quest’ultime due realtà la situazione è quasi definita. Nel primo caso il centrodestra punta al bis con il sindaco uscente Michele Conti, mentre il centrosinistra ha deciso per Paolo Martinelli, ex presidente dell’Acli, che potrà contare sull’appoggio di Pd, Più Europa e Alleanza Verdi – Sinistra e Sinistra civica ecologista. Rifondazione Comunista e Una città in comune hanno scelto Ciccio Auletta. Ancora in bilico il candidato del Terzo Polo, diviso tra Carlo Lazzeroni di Italia Viva o Rita Mariotti di Azione.

A Siena in campo Emanuele Montomoli per il centrodestra, Anna Ferretti per il centrosinistra e i due civici, Fabio Pacciani, e Massimo Castagnini, che è sostenute dalle liste vicine al sindaco Luigi De Mossi. Sembrava finita qui, ma la rottura tra le due componenti del Terzo Polo ha lanciato una quinta candidatura. Si dovrebbe trattare di Roberto Bozzi, sostenuto dal partito che fa riferimento a Carlo Calenda. Lo schieramento di Matteo Renzi invece deve scegliere chi supportare: l’unica preclusione è per Montomoli.

Quadro tutto da definire a Massa. Sia nel centrodestra, che governa la città, che sull’altra sponda. Da una parte si è creata una spaccatura tra l’attuale sindaco, Francesco Persiani, che rappresenta la Lega, e uno dei suoi assessori, Marco Guidi, espressione di Fratelli d’Italia. Forza Italia è divisa tra uno e l’altro. Alla competizione, sempre su questo versante, Antonio Cofrancesco. Ricorrerà invece alla primarie il centrosinistra. Il problema è che i possibili candidati sono una decina, mentre la coalizione ha perso per strada sia il Terzo Polo che le formazioni più a sinistra.

Tra i Comuni non capoluogo, i più grandi sono Campi Bisenzio (Firenze), Pescia (Pistoia) e Pietrasanta (Lucca). La provincia che ha più centri al voto è Grosseto con 5, poi Firenze e Pisa con 3.

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