SIENA – La candidatura di Emanuele Montomoli a sindaco di Siena è appesa a un filo. O meglio, alle decisioni del direttorio centrale di Fratelli d’Italia, che ha mal sopportato le dichiarazioni del docente universitario sulla massoneria.

La sua appartenenza alla loggia non è conflitto con lo statuto del partito, a differenza di quanto scritto nell’ordinamento della Lega, ma la volontà di Montomoli di non mettersi “in sonno” ha creato una distanza che adesso sembra incolmabile. Le valutazioni sono in corso: oggi c’è stato un faccia a faccia tra Francesco Michelotti e Giovanni Donzelli, mentre domani si dovrebbe tenere un incontro aperto a Siena. Le elezioni sono dietro l’angolo e l’unico schieramento che sembrerebbe disponibile a lasciare la questione alle spalle, sarebbe Forza Italia. Non certamente la Lega, ma gira e rigira la decisione spetta a FdI.

E intanto circolano i nomi di possibili alternative. Riccardo Pagni, già candidato alle elezioni regionali, così come lo stesso Michelotti. Se l’ex assessore si convincesse (o più probabilmente fosse convinto) ad abbandonare il Parlamento dopo appena cinque mese, sarebbe lui a giocare la partita. Con la benevolenza dell’ex capitano del Bruco.

Una strada porterebbe anche all’attuale sindaco Luigi De Mossi, ma sembra piuttosto una suggestione, considerato l’impegno (implicito) al fianco di Massimo Castagnini. Senza dimenticare che il primo cittadino, prima delle dimissioni, è stato scaricato dai partiti solo pochi mesi fa.

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