FIRENZE – La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Firenze ha dato parere negativo al piano per l’installazione di pale eoliche sul monte Giogo nel Mugello sul quale il soprintendente Andrea Pessina è pronto a chiedere il riesame dalla questione alla presidenza del Consiglio dei ministri al quale spetterà l’ultima parola sull’opera già approvata dalla Regione Toscana.

“Vorrei chiarire che le soprintendenze non sono contrarie agli impianti di energia rinnovabile – sottolinea Pessina – anzi, vista la nostra impronta ambientalista siamo molto favorevoli. Il problema è che noi siamo tenuti a esprimerci unicamente sul fatto se questi impianti avranno un impatto sul paesaggio”.

Ciò che ha fatto propendere la soprintendenza per un parere negativo, continua Pessina, “non è solo la costruzione di queste pale che hanno un’altezza notevole di quasi 100 metri, con altrettanti metri infilati nel terreno e una base di cemento armato, ma è soprattutto il fatto che i materiali vengono portati in quota con autoarticolati di grandi dimensioni che per salire hanno bisogno di una strada asfaltata, con poca pendenza e senza curve troppo strette. Per avere otto pale sul Mugello, quindi, si dovranno aprire attraverso dei boschi di gran pregio una serie di strade asfaltate e in molti casi livellare dei dislivelli”.

Pessina aggiunge che “a onor del vero il proponente si è impegnato a ripristinare il paesaggio togliendo l’asfalto”, ma “noi abbiamo dei dubbi sul fatto che questa ferita non crei un dissesto sulla montagna, oltre alla perdita irreparabile delle piante. Si tratta di una ferita che viene aperta nel paesaggio, non è sufficiente nasconderla, la ferita resta”. Sul caso del Mugello, ora la soprintendenza è pronta a ricorrere al Consiglio dei ministri. “Abbiamo la possibilità di proporre il riesame presso la presidenza del Consiglio dei ministri che valuterà gli interessi contrapposti. Nei prossimi giorni – conclude Pessina – presenteremo la memoria al ministero affinché venga portata in Consiglio dei ministri. La decisione poi sarà presa velocemente, è una procedura che è stata modificata proprio per consentire di portare avanti le grandi opere”.

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