FIRENZE – Il Tribunale di Firenze ha emesso sette condanne nel processo di primo grado riguardante il presunto sistema degli “esami facili” presso la Link Campus University di Roma.
Tra i condannati spiccano tre figure di vertice dell’ateneo al tempo dei fatti contestati: l’ex ministro Vincenzo Scotti, allora presidente dell’università, l’ex direttore generale Pasquale Russo e l’ex rettore Claudio Roveda. Per tutti e tre la pena inflitta è di 5 anni e 6 mesi di reclusione, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
Condanne sono arrivate anche per: Stefano Mustica: 5 anni e 2 mesi; Andrea Pisaniello: 3 anni e 1 mese; Alessandro Pisaniello e Felice Romano, segretario generale del Siulp: 2 anni e 2 mesi ciascuno.
L’indagine, coordinata dalla pm Christine von Borries, ha riconosciuto l’impianto accusatorio della procura, che contestava a vario titolo i reati di associazione a delinquere e falsi materiali e ideologici. In base alle ricostruzioni della magistratura, tra il 2016 e il 2018 sarebbe stato creato un sistema con corsie preferenziali, che permetteva a diversi studenti — soprattutto agenti di polizia aderenti al sindacato Siulp — di ottenere la laurea in tempi rapidi, anche sostenendo esami irregolari o in sedi non ufficiali, come emerso per la sessione al mercato ortofrutticolo Mercafir di Firenze. In alcuni casi, sarebbero stati forniti i risultati dei test in anticipo o permesso l’utilizzo di internet durante le prove.
La stessa sentenza ha assolto Carlo Cotticelli e Luca Fattorini dall’accusa di falso, mentre per altri imputati, tra cui Pisaniello, Romano, Scotti e Mustica, è arrivata l’assoluzione limitata ad alcuni singoli episodi contestati.
Nel processo, nove persone erano state rinviate a giudizio e 53 prosciolte, tra cui molti poliziotti, ritenuti in diversi casi vittime inconsapevoli del sistema. Altri sette imputati erano già stati assolti tramite il rito abbreviato. La Link Campus University ha più volte dichiarato completa estraneità rispetto alle accuse.
Gli avvocati della difesa, tra cui Gianluca Gambogi che tutela l’ex rettore Roveda, hanno annunciato ricorso in appello. Le motivazioni della sentenza saranno depositate dal tribunale entro novanta giorni.