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FIRENZE – Il futuro per l’ex Gkn potrebbe essere dietro l’angolo. Il 3 novembre è stato convocato un tavolo al Mise. Un appuntamento cardine per l’azienda di Campi Bisenzio (Firenze), dopo che oggi non è stato trovato un accordo sulla cassa integrazione straordinaria.

“La richiesta di Cigs – ha afferma il coordinatore nazionale Fim-Cisl, Stefano Boschini – è stata motivata con la volontà di portare avanti un progetto industriale, promesso all’inizio del 2022, il quale, però, non è mai partito e del quale, ancora, non si intravedono né i contorni, né le prospettive. A gennaio di quest’anno i lavoratori sono stati posti in Cassa integrazione ordinaria, tuttavia l’Inps non ha ancora proceduto alla sua autorizzazione; questa la principale ragione sostenuta dall’azienda per motivare la richiesta di Cassa Straordinaria”.

L’accelerazione nella trattativa, secondo i sindacati, poggia su solide basi. Pur non essendoci oggi, in mancanza di un piano industriale definito, le condizioni minime per un accordo – ha aggiunto il sindacalista -, la Fim ha dato la disponibilità a proseguire il confronto al fine di provare a costruire il percorso per un rilancio industriale dell’azienda che possa garantire la salvaguardia di tutta l’occupazione”.

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