PRATO – La farina ha toccato rincari del +38%, il grano tenero e quello duro sono arrivati fino al +100%, trasporti e packaging sfiorano punte del +30%. Con il costo delle materie prime alle stelle, i panifici toscani rischiano di rimanere strozzati nella morsa dei prezzi. Senza contare il costo delle bollette che ha toccato aumenti del 300%.

“Tra Prato e Pistoia si contano circa 250 panifici, tra produzione e rivendita, e tutti viviamo lo stesso forte disagio legato a questi incrementi continui dei costi di materie prime. Parliamoci chiaro, se la situazione non cambierà e non arriveranno aiuti per contenere il fenomeno, molti rischiano di dover rallentare l’attività o addirittura di chiudere”. E’ l’allarme lanciato dalla presidente di categoria dolciari e panificatori di Cna Toscana Centro, Alessia Fanti.

“Le prospettive per i prossimi mesi sono tutt’altro che rosee, e pur volendo tirare la cinghia per non applicare rincari, restiamo davvero preoccupati per un futuro che ci appare fosco, in cui molto dipenderà da eventuali ulteriori aumenti, che non potremmo reggere, e dall’andamento del nostro lavoro” conclude l’associazione.

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